Ritrova per caso in Nuova Zelanda l'amico emigrato:e scopre che ha fatto fortuna

Da lavavetri a ristoratore: l'incrocio tra un guardialinee internaziomnal e il "Picche". "Ma sei tu?"

Fantoni torna al suo primo mestiere

Fantoni torna al suo primo mestiere

Arezzo, 30 luglio 2015 - Lorenzo  Manganelli è uno dei simboli della sezione Valdarno dell’associazione arbitri. Ma il suo recente viaggio in Nuova Zelanda come assistente arbitrale ai mondiali under 20 non è stato solo calcio. A Auckland ha ritrovato infatti, in modo casuale, un vecchio amico, un valdarnese emigrato: Alessandro Fantoni.

La conoscenza risale a quando Lorenzo era piccolissimo: «Andavo a vedere Alessandro, detto Picche, allo stadio a Bucine perché giocava nelle giovanili col mio fratello maggiore Cristiano». Poi venti anni fa Alessandro lasciò Ambra dove viveva, e Firenze dove lavorava come cameriere, per il «nuovissimo mondo» seguendo una turista di cui si era innamorato.

Il primo lavoro: lavavetri ai semafori. «Eravamo in pochi a svolgere quest’attività allora. Guadagnavo dai venti ai 50 dollari l’ora. Mio padre da Bucine mi diceva che avevo buttato via un lavoro sicuro per niente.

In Nuova Zelanda lascia la turista ma trova una nuova ragazza che poi sposerà e un lavoro in un ristorante, il «Gina’s». E piano piano del Gina’s diventa lui il titolare, con dieci dipendenti e la fama di luogo cult per il cibo in tutta Auckland.

Nel ristorante ha un ricordo in più che lo lega alla sua terra: una maglia ufficiale indossata da Lorenzo Manganelli in quei mondiali e incorniciata in una parete del locale.