Raggiolo presenta la sua eccellenza: l'albergo diffuso

Raggiolo, con il progetto di albergo diffuso, presente alla III conferenza internazionale dei “Borghi più Belli”

Raggiolo

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Stia 16 Ottobre 2015 - Raggiolo, comune casentinese, da qualche mese membro attivo del club dei Borghi più Belli d’Italia, sta per aggiungere un altro prestigioso palcoscenico al suo palmarés: la partecipazione alla III conferenza internazionale per la costituzione di reti nazionali di “I Borghi più Belli” nei paesi del Mediterraneo, presentando alle delegazioni presenti una delle sue eccellenze più significative, l’albergo diffuso. In collaborazione con l’assessorato del Mediterraneo della regione Puglia e l’associazione i Borghi più belli d’Italia, questo fine settimana, il comune di Cisternino – nel cuore della Valle d’Itria, in Puglia – ospita ed organizza il meeting, a cui partecipano delegati di vari Paesi (Turchia, Palestina, Malta, Grecia, Croazia, Italia, Spagna) per condividere esperienze, discutere ed affrontare problematiche relative ai possibili e futuri sviluppi di reti legate a “I borghi più belli” del proprio paese, concordando le modalità per costituire nuove reti nazionali, oltre che per promuovere la conoscenza del proprio territorio, contribuendo così a creare anche nuove opportunità di lavoro per le giovani generazioni. Saranno approfondite anche tre tematiche specifiche, e il tema dell’albergo diffuso avrà come protagonista la buona pratica di Raggiolo.

Introdotto dalla giornalista Elisabetta Giudrinetti, verrà presentata l’esperienza dell’albergo diffuso a Raggiolo, nato nel 2004, su input della Brigata di Raggiolo, che ha trovato in Luca Minocchi uno straordinario quanto lungimirante proprietario e protagonista di questa idea di albergo che oggi si articola su dieci strutture. Un’idea che è un modello di ospitalità originale e un modello di sviluppo turistico del territorio. Una proposta quindi concepita per offrire un’ospitalità residenziale nel centro storico di una città o di un paese, potendo contare su tutti i servizi alberghieri, alloggiando in strutture lontane non oltre 200 metri dal cuore dell’albergo diffuso (ove si trovano la reception, gli ambienti comuni e l’area dedicata alla ristorazione), oltre ad essere una proposta di sviluppo territoriale senza impatto ambientale, in quanto non necessita di nuove strutture, ma recupera, ristruttura e mette in rete ciò che già esiste. L’iniziativa – che gode del patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri, il ministero dello sviluppo economico, il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, oltre che dell’ANCI Nazionale, l’ANCI Puglia, l’AICCRE Puglia, il Gal Valle d’Itria, l’istituto agronomico del Mediterraneo, gli aeroporti di Puglia, l’assonautica Italiana, la banca di Credito Cooperativo di Locorotonto, la confindustria di Brindisi, il corpo consolare di Puglia Basilicata e Molise, l’ente fiera del Levante - si propone anche di valorizzare il territorio della valle d’Itria e “di dare un concreto econtributo alla convivenza tra i popoli e allo scambio culturale tra le diverse nazioni, sviluppando una cultura di pace nel bacino del Mediterraneo, nel mentre si valorizzano le peculiarità e le identità di ciascun territorio coinvolto”, secondo le parole dei sindaco di Cisternino, Donato Baccaro.