Arezzo, 26 luglio 2011 - Oltre seicentomilaper Il Parco di Cavriglia. Una parte dei soldi, il 40%, sono stati stanziati dal comune. Il resto del denaro è arrivato tramite un finanziamento regionale. Un bel gruzzolo che consentirà di riqualificare uno dei luoghi più belli e caratteristici del Valdarno. Un polmone verde al confine con il Chianti mèta, ogni anno, di grandi e piccini. Tra gli interventi in atto l’acquedotto, una nuova illuminazione, la sentieristica e nuove recinzioni. Risorse saranno poi destinate alla videosorveglianza.

In passato, all’interno del Parco, non sono infatti mancati atti vandalici. Senza dimenticare aggressioni ingiustificate agli animali. Tre anni fa il culmine con le bastonate rifilate ad un povero struzzo che morì dopo tre giorni d’agonia. Se a questo aggiungiamo una serie di episodi poco edificanti alle strutture del parco, ecco spiegata la decisione di installare una serie di telecamere all’interno della struttura che consentiranno di prevenire ed eventualmente reprimere gli atti criminosi.

Oltre ai soldi spesi per gli interventi più corposi, in questi mesi è attivo un progetto dal titolo «I Love Parco» rivolto ai ragazzi over 16. I giovani, legati ad alcune associazioni del territorio, possono soggiornare cinque giorni all’interno del polmone verde in cambio di una serie di lavoretti quotidiani come la pulizia del bosco, la sistemazione delle palizzate ed altri piccole mansioni. I ragazzi vengono tutti dal Valdarno, ad eccezione di un gruppo di ragazzi libici facenti parte di un gruppo di profughi che, nelle settimane scorse, sono arrivati in Toscana e sono stati alloggiati a San Giustino Valdarno.

Il progetto che abbiamo attuato – ha detto il sindaco di Cavriglia Ivano Ferri – unisce quindi il rispetto dell’ambiente da parte dei ragazzi all’integrazione». Il gruppo, infatti, può fare amicizia e vivere una settimana in piena allegria a contatto con la natura e gli animali del celebre Parco, uno dei più importanti della Toscana.

I ragazzi hanno l’opportunità non solo di vedere da vicino mufloni, caprioli, daini e lama, ma anche di farsi una cultura botanica. All’interno del Parco, infatti, esistono numerose specie di piante. I lavori di riqualificazione si concluderanno nella primavera del 2012 e costeranno complessivamente seicentoquarantamila euro.