Giovedì 25 Aprile 2024

"Il giudice? Non so niente": parla padre Faustino, il parroco di Guerrina, appena tornato dall'Africa. Ma all'incidente probatorio ci sarà

Il religioso appena rientrato ha incontrato il Vescovo Fontana e il vicario Dallara: con lui c'è anche il superiore del suo ordine di Kinshasa

Don Faustin a Ca' Raffaello

Don Faustin a Ca' Raffaello

Arezzo, 15 marzo 2015 - «Pronto, sono don Faustin». Aveva risposto così al telefono a La Nazione a gennaio, azzerando le migliaia di chilometri che dividono l'Africa, il suo Congo, da Arezzo. E in quella chiacchierata in esclusiva ci aveva assicurato che sarebbe ritornato ma a marzo. Detto e fatto: è tornato.

«Il giudice? Quale appuntamento col giudice?». Ci risponde ora, appena tornato dopo tre mesi dalla sua Africa. E’ lui il testimone chiave del giallo di Guerrina, ma fa finta di non saperlo. «Nessuno mi ha fatto sapere niente, il 23 marzo non mi risulta di dover andare in tribunale. Se ci vado lo stesso? No. Meglio, non lo so».  

Eppure all’incidente probatorio fissato per lunedì 23 Padre Faustino, il superiore dell’ineffabile Gratien Alabi, il frate più sospettato d’Italia, ci sarà. E’ tornato apposta dall’Africa, come ha confidato lui stesso al Vescovo Riccardo Fontana e al suo vicario Gioacchino Dallara, quando si è materializzato in curia mercoledì pomeriggio, dopo essere sceso dal volo in arrivo dal Congo.

All'incontro era con il superiore dell’ordine premostratense di Kinshasa. E’ infastidito Don Faustino, come rivela anche la sua voce al telefono. Non ne può più di questa storia che lo distrae dai suoi impegni religiosi ed è deciso a tagliar corto una volta per tutte. 

E' tornato il parroco africano di Guerrina, il connazionale di Padre Graziano. E' tornato dopo essere ripartito con qualche giorno di anticipo, forse per evitare la morsa mediatica ch elostava stringendo, per il Congo: il capitolo del suo ordine, le lezioni universitarie, gli impegni ecclesiali.

E' tornato non per l'incidente probatorio che la Procura gli aveva fissato per il 23 febbraio, ma in tempo per la nuova data di un appuntamento che aveva promesso di mantenere: il 23 marzo, tra due lunedì.  E' per ora l'ultimo incontro in programma con il Gip, dopo il prete nigeriano, la giovane nomade rumena, il venditore ambulante della «birrata» del 30 aprile. Cosa si aspettano la procura e il Pm Marco Dioni dal ritorno di Padre Faustin? La conferma del racconto che gli fece Padre Graziano a proposito del fantomatico «Zio Francesco»: la prova, secondo i Pm, che il frate, depista.

Quella delle confidenze del viceparroco al suo superiore è una storia avventurosa. Almeno in parte, infatti, sono avvenute per telefono e in congolese. I carabinieri le hanno intercettate ma poi è stata un’impresa trovare un traduttore. Ora Dioni vorrebbe che tutto venisse ripetuto davanti al Gip, stavolta in italiano.