Ecco le immagini della cattura degli scippatori seriali: marito e moglie, lei incinta di se mesi, sorpresi all'ultima rapina

L'arresto in via Dovizi (foto Teletruria) dalle volanti: lui afferra una signora alle spalle, la rapina di due collane e scappa nell'auto dove lei lo aspetta. Ecco come COPPIA IN TRAPPOLA: TUTTE LE IMMAGINI

Il momento della cattura in via Dovizi (da Teletruria)

Il momento della cattura in via Dovizi (da Teletruria)

Arezzo, 27 maggio 2015 - Arrestati in coppia: marito e moglie, sorpresi all'ennesimo colpo ai danni delle anziane signore di alcuni quartieri, Giotto e Saione in testa. Puntavano la la collana d'oro al collo e la strappavano via: sono quindi sospettati di essere gli scippatori seriali, ma in realtà rapinatori per le modalità dei colpi. Sono stati colti in flagrante in via Bernardo Dovizi. La polizia li ha bloccati e presi. Sono D.T.A., napoletano del 1977 e sua moglie B.S., siciliana del 1980,   

Gli agenti dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Arezzo erano sulle loro tracce dalla mattina, quando avevano appurato grazie alle informazioni apprese dal “poliziotto di quartiere” da testimoni delle zone interessate dai numerosi episodi analoghi, che a colpire sarebbero stati un uomo e una donna, a bordo di un’autovettura utilitaria francese di colore scuro, con il collaudato schema di lui che agiva da dietro afferrando il collo delle malcapitate anziane e la sua compagna che lo attendeva in auto a pochi metri di distanza, agevolando la fuga.

Partendo da tali informazioni, i poliziotti di quartiere sono riusciti a ipotizzare quale fosse verosimilmente l’autovettura in questione, in quanto identificata come sospetta da essi stessi nel nell’ambito di un’attività di polizia di prossimità svolta nel 2014. Nel pomeriggio, alle ore 15:30, durante l’attività di controllo del territorio svolta dalla sezione Volanti della Questura, coordinata su strada dal dirigente delle Volanti, Commissario Vincenzo Alagia, è stata notata dalle pattuglie nel quartiere di Saione, in via Trasimeno all’incrocio di via Montegrappa, una autovettura renault twingo nera, avente le stesse caratteristiche di quella sopra descritta ed occupata da due conducenti potenzialmente compatibili con i soggetti ricercati.

Il controllo effettuato a tale autovettura ed ai suoi occupanti ha confermato i sospetti e ha probabilmente impedito che i due commettessero un reato proprio in quel momento, visto che sembravano essere stati sorpresi durante uno dei loro appostamenti. Il controllo ha permesso di identificare compiutamente coloro che poi sono stati colti in flagranza di reato di rapina in via Dovizi poche ore dopo.

Gli occupanti l’autovettura fermata in via Trasimeno avevano in effetti un atteggiamento sospetto: l’uomo in particolare era sceso dall’auto e indossava una felpa con cappuccio nero, la donna, in stato di gravidanza al sesto mese, era seduta al posto di guida con il motore acceso. L’uomo, identificato per DE. A., napoletano del 77, insieme a sua moglie, B.S. del 1980, diceva di essere diretto in via Romana per una visita medica specialistica della sua compagna.

La Polizia ha quindi identificato i due soggetti. Tuttavia, poco dopo una volante della Questura di Arezzo intercettava i due con fare sospetto nella zona del quartiere Giotto. A quel punto, le pattuglie della Polizia di Stato, ulteriormente insospettite, iniziavano un’attività di pedinamento coordinato dell’autovettura, seguendola per tutto l’itinerario percorso, fino a quando alle ore 19 circa si dirigeva in via Dovizi.

All’improvviso, in tale via, l’autovettura si fermava e dal lato passeggero scendeva il D.T., che repentinamente, indossante una felpa nera con cappuccio e degli occhiali da sole neri, assaliva da dietro una signora che camminava sul marciapiede, rapinandola delle due collane d’oro. In particolare, il malfattore afferrava da dietro e violentemente la donna alla gola e gli strappava due catene al collo cercando di buttarla a terra, ma evitando che il reato fosse portato ad ulteriori conseguenze, interveniva immediatamente una pattuglia, composta dal commissario Alagia e dall’Assistente Capo Pacifici che raggiungevano l’uomo e lo bloccavano pochi metri dopo che lo stesso aveva tentato la fuga in direzione dell’autovettura, guidata dalla B.S. che lo attendeva a pochi metri di distanza con il motore acceso pronta alla fuga.

In ausilio sono arrivate altre due volanti della Questura ed entrambi i coniugi sono stati arrestati: il sostituto procuratore Marco Dioni ha disposto il trasferimento in carcere di lui in attesa del giudizio di convalida, mentre la B.S, in considerazione del suo stato di gravidanza, è stata portata a casa sua e sottoposta agli arresti domiciliari. Sono in corso ulteriori accertamenti tesi ad accertare la responsabilità dei precedenti episodi analoghi di rapine subite nelle strade del capoluogo aretino ai due malfattori arrestati ieri.