Gelo precari: salta il decreto e temono tempi lunghi. «Da oltre dieci anni aspetto una cattedra»

Tante storie tra l’esercito dei 500 precari aretini che da anni attendono il posto. La storia di Francesca e Teresa alla ricerca di un posto definitivo

teresa sannuti

teresa sannuti

Arezzo, 4 marzo 2015 - Il consiglio dei ministri è finito in tarda serata: e Renzi ha spiegato che il decreto non ci sarà ma un disegno di legge che avrà gli stessi tempi. E non farà slittare i tempi delle assunzioni. Una promessa davanti alla quale però gli insegnanti tremano, perché temono i tempi lunghi di certi strumenti. E solo in provincia di Arezzo ci sono tra i 400 e i 500 insegnanti che avvistano la cattedra e ora hanno paura di rivedersela sfuggire di mano un'altra vollta.

Sono un esercito così come le loro storie personali. E fa parte di quel nutrito gruppo dei 500 precari aretini che da anni attendono una cattedra anche Francesca Capone. Per l’esattezza la pazienza della professoressa Capone dura da 10 anni. «Sono precaria da più di 10 anni e al terzo posto delle graduatorie ad esaurimento - spiega - e spero  che quanto promesso avvenga con l’assunzione di questi famosi precari che da tanto come me aspettano. Anche se leggendo le varie riviste scolastiche da 150mila si arriva a 120mila, quelli del concorso, c’è molta confusione in materia e ogni giorno sembra che cambi la quota di chi potrebbe ottenere il posto».

«Insegno in un professionale e alle medie e ho la cattedra spezzata su due classi di concorso diverse. Sono sia nelle graduatorie ad esaurimento per l’insegnamento di matematica che in seconda fascia nelle graduatorie di istituto. Ho un’altra abilitazione in tecnologia presa lo scorso anno con i percorsi speciali. Non capisco per esempio perchè ci hanno fatto spendere energia e denaro per l’abilitazione se poi non ci servirà».

E come Francesca ci sono molti altri nella stessa condizione. «Ho molti colleghi che hanno preso l’abilitazione lo scorso anno ma adesso se la seconda fascia sparisce non sapranno che farsene - spiega Francesca - e dovranno sempre sostenere il concorso. Il fatto che sia saltato il decreto assunzioni e che la riforma tanto attesa parta con un flop? Con i miei colleghi ci teniamo in contatto per eventuali riunioni e proteste».

Anche Teresa Sannuti è in attesa di uscire dall’esercito dei precari da oltre 10 anni. «E’ dall’anno scolastico 2003-2004 che aspetto  insegno da tanto, all’inizio con pochi giorni fino ad arrivare ad incarichi annuali. Mi divido tra tre scuole medie, due ad Arezzo e una in un altro comune. Siamo in attesa e ci aspettiamo il rispetto dei diritti acquisiti. Finito il contratto non esistiamo più e non abbiamo più diritti. Non solo, cambiare di continuo fa perdere la continuità anche con i ragazzi».