Polo digitale, l'opposizione all'attacco del congelamento

L'ex assessore Dringoli: ci sono le aziende interessate. Il capogruppo Pd Ralli: non si può rinunciare a due milioni di finanziamento regionale

Luciano Ralli

Luciano Ralli

Arezzo, 2 settembre 2015 - «ABBIAMO DECISO di verificare se il progetto, così come previsto, trova appeal fra gli operatori del mercato» parola di Gianfrancesco Gamurrini che il day after sulla sua pagina facebook ribadisce l’intenzione dell’amministrazione comunale di vederci chiaro sulla fattibilità del Polo Digitale. «Non vorremmo fare l’ennesima scatola da riempire in qualche modo senza una progettualità precisa» aggiunge Gamurrini. Gli fa eco l’ex assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli che negli ultimi anni si è occupato del Polo. «E un percorso costruito nel tempo con l’associazione “Polo Digitale“ che fa riferimento alle categorie economiche» spiega Dringoli. «La regione – aggiunge – ci ha creduto con un importante finanziamento e a quanto mi risulta: ci credono ancora anche le imprese».

«IL PROGETTO esecutivo è pronto – spiega – e il mutuo è già a bilancio, stavamo già preparando una gara per la costruzione e la gestione. L’operazione – conclude – ha anche un senso di riqualificazione urbanistica e inoltre la rinuncia significherebbe perdere credibilità con la regione». Dai banchi dell’opposizione arriva la risposta del capogruppo Pd Luciano Ralli. «Cancellare il Polo Digitale sulla dirittura di arrivo è in contraddizione con l’idea dell’incubatore d’impresa che era uno dei capitoli del programma elettorale dello stesso Ghinelli» spiega Ralli. «Per quale ragione perdere un consistente finanziamento regionale di quasi 2 milioni di euro, privare il sistema economico locale di un volano – aggiunge – negare alle imprese un’opportunità, lasciare irrisolto il problema del degrado urbanistico dell’area creato dalla giunta Lucherini»?

«IL VICE SINDACO Gamurrini, parlando di “scatola vuota” afferma, sostanzialmente, che non c’è interesse da parte delle imprese. Mi permetta – aggiunge Ralli – di voler ascoltare questa valutazione direttamente dal sistema economico locale e da chi lo rappresenta, sia a livello associativo che istituzionale». Il coordinatore dell’associazione Polo Digitale è Luigi Paperini. Si tratta di un coordinamento di qualche decina di imprese che ha sviluppato una serie di idee per l’utilizzo del Polo. «Abbiamo portato avanti il progetto nonostante le problematiche» spiega Paperini. «Lo abbiamo rivisto allineandolo ai tempi di oggi, ma è soprattutto un progetto che riguarda un settore che nel nostro territorio funziona e ha bisogno di spinte aggregative. Non ci dimentichiamo – spiega Paperini – che le aziende nel mondo digitale sono un motore per tutte le altre imprese e le associazioni di categoria appoggiano esternamente il coordinamento. Noi – conclude – siamo disponibilissimi a tutti gli approfonidmenti che l’amministrazione vorrà fare».

Diego D'Ippolito