Ripartizione dei fondi per la Provincia di Arezzo. Tuona Silvia Chiassai

Il capogruppo dell'opposizione in Provincia di Arezzo e sindaco di Montevarchi ha annunciato un'interrogazione in merito. "I soldi sono pochi".

Silvia Chiassai Martini

Silvia Chiassai Martini

Arezzo, 20 febbraio 2018 - La vicenda sarà affrontata al prossimo Consiglio Provinciale in seguito ad un’interrogazione della capogruppo di “Comuni per la Provincia” Silvia Chiassai Martini. Argomento: la ripartizione dei fondi destinati alle Province, in particolare per quella di Arezzo:. “Non vorremmo che dopo il danno al patrimonio provinciale, ci fosse pure la beffa sulla ripartizione delle risorse – ha affermato la Chiassai – . Non sono chiari, infatti, i segnali che ad oggi giungono dal Governo sui finanziamenti destinati alle Province. Pertanto chiediamo di conoscere nel dettaglio cifre esatte e criteri di assegnazione adottati per Arezzo, anche in confronto con le altre realtà toscane. Sarebbe inaccettabile – ha aggiunto – se i dati dovessero confermare che la Provincia di Arezzo, pur rappresentando un territorio tra i più densamente popolati della regione, risultasse una realtà marginale, trattata quasi come una cenerentola dalla Toscana. Non vorremmo che tale risultato fosse dovuto all’immobilismo, o peggio, dall’accondiscendenza politica da parte di chi ha responsabilità amministrative e di governo”.

La Chiassai vuol quindi sapere dal presidente Vasai se questo scenario corrisponde alla realtà e intende conoscere quante risorse dei 317 milioni di euro stanziati dal Governo, sebbene insufficienti a soddisfare le criticità accumulate negli anni, arriveranno nel 2018 ad Arezzo a copertura delle spese correnti. E quanti dei 120 milioni di euro sono stati assegnati invece per procedere con gli interventi straordinari sulla manutenzione della rete viaria e sulle scuole, che rappresentano l’ urgenza e la maggiore preoccupazione che hanno i sindaci. “Vogliamo ricordare che la nostra Provincia è dovuta ricorrere anche quest’anno all’esercizio provvisorio di bilancio – ha proseguito la Chiassai – . Il Bilancio di Previsione è stato approvato solo nel mese di settembre 2017 e con il parere negativo del Collegio dei Revisori per il mancato rispetto degli obiettivi di finanza pubblica. Sono state adottate misure tampone e straordinarie per affrontare le crescenti difficoltà economiche, al limite del default: rinegoziando i mutui contratti con la cassa Depositi e Prestiti e utilizzando gli avanzi di amministrazione per il raggiungimento degli equilibri di bilancio. Le manovre finanziarie del Governo, negli ultimi tre anni – ha proseguito – , hanno compromesso irresponsabilmente la capacità di programmazione delle Province producendo significativi danni al patrimonio pubblico che sarà oneroso recuperare”.

Il capogruppo in Consiglio Provinciale ha ricordato che il taglio progressivo delle risorse per le Province e le Città metropolitane è stato di 1 miliardo di euro nel 2015, 2 miliardi nel 2016 e di 3 miliardi nel 2017. Per l’anno in corso, l’Upi nazionale aveva annunciato un cambio di rotta, con la disponibilità di risorse per spesa corrente, investimenti e cancellazione del blocco delle assunzioni per procedere con una ripartenza della programmazione. “A nostro giudizio – ha aggiunto Silvia Chiassai – queste risorse restano ancora inadeguate per la messa in sicurezza delle nostre strade e delle scuole e per l’esercizio delle funzioni fondamentali rimaste alle Province. Abbiamo più volte ribadito di non volere essere corresponsabili di un disastro portato avanti con l’intento di abolire le Province, malgrado un esito referendario diverso, continuando a stringere il rubinetto delle risorse. Oggi – ha concluso – non vogliamo che la situazione risulti ancora più difficile e complicata perché qualcuno non ha svolto adeguatamente il proprio ruolo finendo per compromettere il territorio e magari dando la colpa ai posteri”.