Renzi a Montevarchi in un lampo: nessun contatto con la gente, va da una scrittrice malata

L'ex premier è sceso dal treno "Destinazione Italia" ma non si è affacciato nella piazza dove c'erano un centinaio di persone. Ha fatto visita a una scrittrice colpita da distrofia muscolare.

Matteo Renzi a Montevarchi

Matteo Renzi a Montevarchi

Arezzo, 24 novembre 2017 - Toccata e fuga. La tappa di Renzi a Montevarchi è stata breve e, soprattutto, priva di incontri ravvicinati, con gran parte della stampa rimasta a una certa distanza e nessun contatto con il centinaio di persone che lo stava attendendo, alcuni per contestarlo, in piazza della stazione.  C'era un gruppo ad attenderlo con un grande striscione sulla famiglia.  Ad aspettare l’ex premier anche qualche rappresentante del comitato dei risparmiatori di Banca Etruria. Poi, un grande spiegamento di forze dell’ordine, con camionette posizionate anche all’altro lato dello scalo ferroviario, in via Sugherella.

Quando è sceso dal treno Renzi, accompagnato da esponenti locali e nazionali del Pd, tra cui l’onorevole Simona Bonafè e da alcuni sindaci, si è recato all’abitazione di Paola Nepi, affetta da distrofia muscolare. La scrittrice abita lungo la Chiantigiana, a qualche centinaio di metri. Una visita che è durata più di mezzora. Poi, Matteo Renzi è tornato in stazione e senza fermarsi è salito di nuovo in treno ed è ripartito.

“E’ stata una visita privata e mi è servita per conoscere Paola Nepi. Un incontro che mi ha molto colpito”, avrebbe detto Renzi, di sfuggita, ad un collega. Quel che è certo che la sua presenza a Montevarchi è passata in un lampo, segnalata in particolare da una massiccia presenza di forze dell’ordine.