Proroga Nuove Acque, dal segretario comunale Pd strigliata ai sindaci Dem

Caneschi: sarebbe stato meglio non votare la proroga della concessione. Ma accusa il centrodestra di strumentalizzazione politica

Alessandro Caneschi

Alessandro Caneschi

Arezzo, 14 gennaio 2018 - Sul tema Nuove Acque interviene il segretario comunale Pd Alessandro caneschi che accusa il cnetrodestra di polemiche strumentali ma d'altro canto striglia i sindaci della sua parte che hanno votato a favore della proroga della concessione, dal 2014 al 2027.

"La mia impressione - scrive - è che ci sia il tentativo di semplificare una questione complessa che andrebbe analizzata in maniera più approfondita superando i proclami politici. Personalmente, rispetto alla decisione dell'assemblea territoriale, credo fosse necessario rinviare la pratica per formulare i necessari approfondimenti. Tra l'altro l'opzione era sul piatto e ci avrebbe permesso di potere prendere il tempo necessario per approfondire temi fondamentali come: gli investimenti, le tariffe, le prestazioni accessorie.Credo inoltre che siano da valutare alcuni aspetti formali e di opportunità politica che poi delineano la sostanza della materia. Sarebbe da chiarire a chi davvero competa concedere la proroga: diretta all'assemblea Ait o attraverso il passaggio nei Consigli Comunali? Sarebbe opportuno, a prescindere dalla norma, comunque fare esprimere i Consigli Comunali che rappresentano i cittadini? Inoltre mi trovo a dover prendere atto del fatto che non ci fosse nessuna scadenza impellente che ci spingesse ad un voto sulla proroga".

Respinge, Caneschi, gli attacchi arrivati dal centrodestra: "La questione è di assoluta serietà e di interesse per tutti i cittadini, invece la destra aretina si è fiondata direttamente sugli aspetti politici. Accusano il PD di aver cambiato posizione, loro che fino a due mesi fa, per tramite dell'Assessore competente, erano d'accordo sul prolungamento e che ora vogliono mettere insieme il prolungamento con l'ingresso di Estra per finalità meramente elettorali. Ci ricordiamo bene quando il sindaco Ghinelli, durante la campagna elettorale, aveva promesso il ritorno alla gestione pubblica del servizio e segnaliamo che il semplice acquisto di quote largamente minoritarie da parte di Estra non può essere considerato una ripubblicizzazione. Noi non abbiamo nessun pregiudizio rispetto ad Estra e stiamo approfondendo il tema in maniera seria, così come compete ad un tema così delicato. Probabilmente, come già ribadito, il tempo avrebbe dato maggiori garanzie e completezza di informazione. La nostra proposta è chiara: troviamo insieme alle altre forze politiche, alle categorie economiche, al Comitato e ai cittadini, la forma corretta per garantire il miglior servizio al prezzo più ragionevole, ribadendo il concetto che l'acqua è un bene pubblico".