Nasce Mdp, il partito della scissione dal Pd: tra i "fondatori" c'è Vignini

Domani scende in campo la nuova formazione. L'ex sindaco di Cortona rompe gli indugi: "Addio senza rancore". I renziani si preparano alle primarie

Andrea Vignini

Andrea Vignini

Arezzo, 17 marzo 2017 - L’ex sindaco di Cortona Andrea Vignini dice addio al partito e lo fa con un lungo post su Facebook. «Addio cari amici, senza rancore», esordisce e spiega poi le ragioni: «Non ho mai condiviso molte scelte politiche e di governo che hanno caratterizzato quest’ultima fase storica». Nella specie, si riferisce all’abolizione dell’articolo 18, al Job Act, alla riforma cosiddetta «Buona scuola», alla, spiega, «fallimentare abolizione delle Province».

E insiste sulla « incapacità con la quale si è gestito il confronto sia all’interno, con la minoranza del partito, sia all’esterno, con i sindacati, le formazioni sociali e i corpi intermedi». Vignini, poi, cita quello che secondo lui sarebbe stato l’errore più grave: insisere «testardamente su una riforma costituzionale, scritta male e concepita peggio, che faceva strame dell’equilibrio dei poteri, del rapporto tra democrazia diretta e democrazia di rappresentanza, del controllo del Parlamento sugli atti del Governo e che, inevitabilmente, è stata respinta dalla stragrande maggioranza degli italiani».

Quindi? «Mi pare giunto il momento che le nostre strade si dividano». La strada è già segnata: domattina alle 11 Vignini sarà alla Casa dell’Energia per la presentazione del Movimento democratico e progressista, nato proprio dalla scissione del Pd. Nel frattempo giovedì sera ad Arezzo si è tenuta la prima assemblea dei sostenitori della candidatura di Matteo Renzi a segretario nazionale del Partito Democratico, riuniti nel comitato «Arezzo per Matteo Renzi». 

Invece in Valdarno la divisione passa attraverso forse non le famiglie ma i paesi sì. Come a Cavriglia, dove si allontanano le strade di due ex sindaci storici. Ivano Ferri ufficializza la sua uscita dal Pd, dal quale confessa di essersi sentito da mesi un "corpo estraneo". Resta invece con Renzi l'altro ex sindaco oltre che consigliere regionale Enzo Brogi, anche se pungola il suo leader ad un cambio di marcia sui rapporti interni ed esterni al partito.