"Marciapiedi e dissuasori per mettere in sicurezza via Tarlati"

I Popolari per Arezzo lamentano la scarsa attenzione dell’amministrazione verso l’area nord di Arezzo

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Arezzo, 24 febbraio 2018 - Interventi per la viabilità nell’area a nord del centro storico. A richiederli sono i Popolari per Arezzo che, raccogliendo le segnalazioni di alcuni residenti della Catona, lamentano una scarsa attenzione da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda, soprattutto, la realizzazione e la messa in sicurezza dei marciapiedi. La prima problematica riguarda i collegamenti pedonali tra via Tarlati e via Gamurrini: i lavori di manutenzione e recupero dell’acquedotto vasariano svolti dalla Fraternina dei Laici avrebbero dovuto essere accompagnati da un parallelo investimento della giunta per realizzare i marciapiedi che, per lunghi tratti, sono completamente assenti e dunque non rendono possibile il transito a piedi.

Questo problema riguarda tutta via Tarlati dove i marciapiedi risultano insufficienti perché stretti e spesso senza continuità di soluzione. In questo senso è emblematico l’incrocio con via Buonconte da Montefeltro dove la via dedicata ai pedoni è così ristretta che una persona in carrozzina per girare si troverebbe costretta ad entrare in carreggiata, ma i disagi vi sono anche per chi deve raggiungere le proprie abitazioni e le varie attività commerciali poste lungo la strada. Sempre in via Tarlati, infine, oltre al rifacimento di alcune zone del manto stradale, i Popolari per Arezzo sostengono l’esigenza di posizionarvi dei dissuasori perché troppo spesso il suo rettilineo viene percorso a velocità sostenuta dai veicoli in transito: considerando la presenza di case e di scuole, occorre trovare soluzioni per arginare questo pericolo. «La zona a nord della città - spiega Massimo Soletti dei Popolari per Arezzo, - necessita di alcuni piccoli ma significativi interventi per garantire la sicurezza dei pedoni e dei residenti. Via Tarlati e le vie limitrofe hanno tante abitazioni, attività commerciali e scuole, dunque l’amministrazione deve programmare alcuni investimenti per favorire il transito a piedi e per ridurre la velocità delle auto».