Elezioni, stretta finale candidati: Donati, Mugnai, Nisini, Barbini quasi al traguardo

Ipotesi Nannicini al Senato. Sembra sfumare la presentazione ad Arezzo di Maria Elena Boschi. D'Ettore verso l'uninominale. Sinistra: cresce la pista Ferri.La carta Ceccarelli

Un seggio elettorale

Un seggio elettorale

Arezzo, 15 gennaio 2018 - Pochi giorni ancora e finalmente sapremo tutto, sapremo cosa ci aspetta nelle schede elettorali che andremo a barrare il prossimo 4 marzo per la tornata delle politiche. A oggi il quadro non è del tutto chiaro, gravano svariate incognite pure se diversi tasselli cominciano a combaciare. Iniziamo dal Pd, storicamente la forza di maggioranza relativa in questa provincia nonostante gli ultimi risultati elettorali non proprio brillanti, costati ai Dem la perdita di alcuni importanti Comuni.

Perde fiato intanto l’ipotesi di una candidatura nel collegio alla Camera di Maria Elena Boschi per la quale si profila una presentazione plurima: sia all’uninominale (forse in un collegio di Firenze) sia al propozionale. E allora rimane in prima fila la figura del parlamentare uscente Marco Donati, considerato nel partito un acchiappavoti e dunque abile e arruolato per correre nell’uninominale.

Più complesso il discorso che riguarda il Senato: si è parlato negli ultimi giorni della discesa in campo di Tommaso Nannicini, fidato consigliere economico di Matteo Renzi e già sottosegretario alla presidenza del consiglio nel penultimo governo. Ma il dato non è ancora tratto e per Nannicini potrebbe profilarsi una candidatura nel proporzionale a Milano.

Resta in piedi la pista che porta a Vincenzo Ceccarelli, l’assessore regionale alle infrastrutture non di area renziana, non si registrano però passi in avanti in questa direzione. Inoltre potrebbe esserci l’incognita senese, essendo il collegio unico e considerando che sotto la torre del Mangia il Pd è più blindato di quanto non lo sia ad Arezzo: uno dei nomi che si fanno è quello di Susanna Cenni.

In Forza Italia sembrano esserci almeno un paio di certezze: Stefano Mugnai, il coordinatore regionale, dovrebbe guidare la lista proporzionale al Senato, sicuro di elezione. Più complicata la corsa del candidato all’uninominale della Camera che dovrà competere in un collegio difficile: tutto, al momento, porta a individuare in Maurizio D’Ettore il campione della coalizione di centrodestra.

Sempre rimanendo su questo versante, si sono infittite le voci su una candidatura di Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, al proporzionale per la Lega Nord ma in pole position, per una posizione in predicato di successo, resta salda Tiziana Nisini, assessore allo sport del comune di Arezzo. Dipenderà ovviamente dal risultato elettorale del Carroccio che in Toscana potrebbe portare a casa dai due ai tre deputati.

Quasi composto, a meno di personaggi paracadutati dall’alto, il quadro di «Liberi e Uguali»: Tito Barbini, l’ex assessore regionale, sarà il capolista al Senato nel proporzionale mentre all’uninominale il cartello delle sinistre presenterà Guido Pasquetti.

L’ex sindaco di Cavriglia Ivano Ferri potrebbe essere il candidato all’uninominale della Camera, ma dipende anche da cosa succederà a Siena: se lì il candidato sarà donna, allora tocca a Ferri; se sarà uomo, in pista andrebbe Francesca Cardelli, esponente della Valtiberina.

Per il proporzionale alla Camera si fanno due nomi: il civatiano Francesco Simoni e Fulvio Mancuso. Chiusura con il Movimento 5 Stelle ma in questo caso ogni previsione appare azzardata anche se l’uscente Chiara Gagnarli potrebbe avere buone chances di ricandidatura.