Centraline per rilevare la qualità dell'aria a San Giovanni. La richiesta dei 5 Stelle

La mozione sarà presentata giovedì mattina all'interno della massima assise cittadina dal consigliere comunale pentastellato Tommaso Pierazzi. Richieste alla giunta Viligiardi l'attivazione di due centraline.

Tommaso Pierazzi, consigliere comunale 5 Stelle

Tommaso Pierazzi, consigliere comunale 5 Stelle

Arezzo, 26 settembre - Il Movimento 5 Stelle di San Giovanni chiede alla giunta due centraline per il rilevamento della qualità dell’aria La richiesta sarà presentata al consiglio comunale di giovedì prossimo. Ad illustrarla, sotto forma di mozione, il consigliere dei 5 Stelle Tommaso Pierazzi, A motivare questa proposta è stato lo stesso rappresentante del movimento, che ha ricordato come, nel 2012, l’Agenzia Europea dell’Ambiente (AEA) abbia certificato che in Italia si muore di più e prima del tempo rispetto agli altri Paesi dell’Unione europea, a causa dell’inquinamento dell’aria in città. Si parlava di 84.400 decessi prematuri, su un totale di 491mila a livello Ue. Tre i “killer” sotto accusa: micropolveri sottili (Pm2.5), biossido di azoto (NO2) e ozono.

“In tal senso – hanno aggiunto i 5 Stelle – le direttive comunitarie più volte hanno ricordato che è una priorità di tutti i paesi membri ridurre l’inquinamento dell’aria. Per quanto riguarda San Giovanni Valdarno, riteniamo che i cittadini debbano conoscere cosa respirano e quale è il livello della qualità dell’aria nella propria città e eventualmente chi e come inquina. Nel nostro territorio – ha continuato Pierazzi – ci sono realtà industriali importanti e siamo attraversati da importanti arterie stradali come la Regionale 69 e l’Autostrada A1, non dimenticando le linee ferroviarie, “direttissima” e “lenta”. Per tutti questi motivi crediamo che il problema sia serio e deve essere monitorato, continuamente”.

Il Movimento ha poi preso come esempio la centralina Arpat situata a Figline Valdarno che in soli 4 mesi, da Ottobre 2016 a Gennaio 2017, risulta aver superato i limite giornaliero di 50 μg/m3 per 41 volte su un massimo di 35 sforamenti. “Per tutte queste motivazioni – ha concluso Tommaso Pierazzi – presenteremo nel prossimo consiglio comunale una mozione che impegni la Giunta a richiedere quanto prima la presenza di una centralina per il monitoraggio dell’aria alla Regione Toscana e/o all’Arpat e la possibilità di acquistarne una per un monitoraggio continuo nel tempo per il rilevamento del particolato PM2,5 e PM10. Per i prossimi 5 anni il comune di San Giovanni Valdarno riceverà circa 1.500.000 euro per il disagio ambientale della discarica, noi crediamo che impegnare 15.000€ per l’acquisto di una centralina sia un dovere di questa Giunta”.