"Arezzo è la città delle fontane spente"

I Popolari per Arezzo lamentano come la maggior parte delle fontane cittadine sia a secco di acqua. L'arrivo del caldo e del turismo non sono stati accompagnati dal recupero di questi monumenti

fontane

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Arezzo, 6 luglio 2017 - Arezzo è la città delle fontane spente. I Popolari per Arezzo lamentano il fatto che la maggior parte delle fontane cittadine risultino a secco di acqua e, di conseguenza, abbiano perso la loro monumentalità e il loro fascino. L'arrivo del caldo e della stagione turistica poteva rappresentare l'occasione per recuperarne la funzionalità e per dotare la città di un maggior senso estetico, un'accortezza che è invece mancata. Camminando nel centro storico è possibile trovare spente le storiche fontane con la Chimera antistanti alla stazione, la fontana in piazza Sant'Agostino, la fontana in piazza Grande e la fontana in piazza del Popolo, ma uscendo dalle mura cittadine spicca anche la fontana di piazza Giotto ridotta ad uno stagno. Dopo un lungo periodo di stop è invece ripartita la fontana di piazza Risorgimento.

I Popolari per Arezzo ritengono che alcune di queste opere siano veri e propri monumenti progettati per arricchire e abbellire il contesto urbano che li ospita, dunque richiedono all'amministrazione un impegno per trovare soluzioni rapide ed adeguate. La necessità è di superare i guasti tecnici o strutturali alla base dello spegnimento delle fontane per recuperare il decoro cittadino, per rendere la città più gradevole agli aretini e ai turisti, e per non vanificare gli investimenti eseguiti nel corso dei decenni per la loro realizzazione. Il rischio è infatti di registrare episodi di degrado e inciviltà come le scritte che imbrattano la fontana di piazza del Popolo. «La manutenzione e la cura del patrimonio architettonico - commenta Andrea Gallorini, presidente dei Popolari per Arezzo, - dovrebbero essere tra le priorità dell'amministrazione, dal momento che il decoro urbano è il primo biglietto da visita della città. Siamo consapevoli che nel corso degli anni sono stati individuati e resi noti i problemi che hanno causato tale situazione, ma le fontane rappresentano importanti elementi d'arredo e, a livello turistico, non giova sicuramente presentare Arezzo come la città delle fontane spente».