Nuove Acque, i sindaci del sì difendono la proroga: più investimenti e meno aumenti

E' la scelta più vantaggiosa, dicono i primi cittadini interessati: 118 milioni per la rete idrica e tariffe più basse per gli utenti

Nuove Acque

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Arezzo, 19 gennaio 2018 - DIFENDONO A SPADA TRATTA la loro decisione. I sindaci del sì alla proroga a Nuove Acque spiegano le ragioni che li hanno portati a votare a favore all’ultima assemblea dei soci. Stiamo parlando dei comuni di Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Marciano, Montemignaio, Poppi, Pratovecchiostia e dei senesi Chiusi, Montepulciano, Sinalunga, e Torrita.

«La scelta - affermano in una nota congiunta - andava nella direzione di aumentare gli investimenti di 72 milioni rispetto ai 46 previsti in precedenza, considerati insufficienti, portando la quota a 118 milioni». Il patto con Nuove Acque prevedeva la riduzione delle tariffe, affermano i 14 Comuni del sì alla proroga: «Da queste esigenze il gestore ha elaborato un piano che prevede la possibilità di allungare la concessione fino al 2027 rispetto al 2024 che consente di aumentare gli investimenti e la stabilizzazione della tariffa fino al 2027, con un aumento medio annuo dell’1/1,5%».

I COMUNI DEL SÌ alla proroga spiegano che rinviare a dopo le elezioni questa decisione, come sostenuto dal Comune di Arezzo - in precedenza favorevole alla linea del 2027, avrebbe reso impraticabile il progetto: «non ci sarebbero stati i tempi per partire nel 2018». La proroga insomma servirebbe ad avere più diffusione per la risorsa di Montedoglio, maggiori reti fognarie, con un incremento in bolletta calmierato rispetto al paventato 5%.