C’è una storiella, probabilmente una leggenda, che racconta di un consigliere comunale il quale, di fronte al sindaco che illustrava una drammatica situazione finanziaria, avrebbe replicato che intanto si poteva cominciare a spendere il deficit. Ignorando ovviamente che con tale nome latino si intendeva un disavanzo e non una posta di bilancio. Ecco, a Castiglion Fiorentino qualcuno questo invito lo ha preso alla lettera e ha passato un intero mandato comunale a spendere il deficit.

Ignoriamo al momento se nel colossale debito accumulato da Paolo Brandi allora sindaco e dal suo assessore al bilancio e poi successore Enrico Cesarini si possano ravvisare profili extramministrativi e più gravi, ma pare ogni giorno più evidente che si sia trattato di uno dei casi più eclatanti di malgoverno che questa provincia abbia conosciuto. Una performance per la quale l’uno è stato premiato con la presidenza di Estra (e tutti ricordiamo i metodi da golpe sudamericano) mentre l’altro è stato promosso a sindaco. Ora entrambi annaspano e cercano giustificazioni improbabili.

Dice Brandi che l’ha fatto per amore del suo paese. Amore malinteso, evidentemente. Perchè non è buon padre di famiglia chi lascia ai figli, cioè ai cittadini, un debito che loro dovranno pagare e non è un padre amorevole chi spende quello che non ha. Come verrebbe giudicato il genitore che, pur non potendoselo permettere, manda la famiglia in Rolls Royce? Al minimo uno stravagante e un irresponsabile. Cui magari il giudice dovrebbe togliere la patria potestà, come sarebbe bene che Brandi lasciasse di sua iniziativa qualsiasi incarico amministrativo. E se gli mancasse la sensibilità, qualcuno (vedi, tra gli altri, un Pd stranamente silenzioso, quasi non avesse capito che vento tira nei confronti di tutto ciò che appare Casta) lo dovrebbe costringere.

Quanto a Cesarini sta tentando di vendere immobili (vedi Santa Chiara) a destra e a manca per salvare la poltrona. Pessima idea e speriamo che la Regione non abbocchi: non sta a chi ha causato il danno ripagarlo vendendo i gioielli di famiglia non suoi ma della collettività. Risultati ricerca Chiudi
Testo Titolo Didascalia Chiudi