Politeama, l'ex cinema si trasforma in un gigantesco ristorante di sushi

I tavoli occuperanno gran parte dello spazio che un tempo era la platea. Un locale di quasi 500 metri quadrati. All'ingresso della galleria sarà salvata la famosa scritta di Shakespeare

L'ingresso del Politeama

L'ingresso del Politeama

Arezzo, 24 luglio 2016 - «Il mondo intero è una ribalta»: lo diceva Shakespeare e la firma è assolutamente d’autore. Un messaggio caro agli aretini, che per anni lo hanno letto di fianco al palcoscenico del Politeama. E in fondo la città lo ha preso in parola: perché al posto della grande platea del cinema presto aprirà un maestoso ristorante di Sushi. E’ il modo nostrano di mettere i mondo alla ribalta? Forse sì.

Certo è un triplo salto mortale per uno degli spazi simbolo della cultura cittadina: crocevia di teatro e di buoni film, palcoscenico di convegni e perfino di assemblee scolastiche. L’ultimo film del Politeama. Al suo posto, si sa, da anni è in costruzione una galleria un po’ commerciale e un po’ no. Ci saranno ai piani superiori degli appartamenti, ci sarà una sorta di portico di collegamento tra l’ingresso di un tempo e quello di via Madonna del Prato.

Procede a piccoli passi, sorta di lavoro che si muove anche al ritmo delle offerte di mercato. E l’idea da questo punto di vista sta funzionando: appena uno spazio è finito, subito un’insegna o un’attività ci piantano la bandiera. Evidentemente i tempi sono a orologeria. Ed ecco la grande svolta. «Contiamo di completare l’intera galleria entro la fine dell’anno» conferma l’architetto Luciano Vaccaro, che del progetto si è occupato insieme all’ingegner Marco Benini. Ma la parte commerciale finirà prima, in settembre o al massimo a ottobre.

E la ciliegina, anzi ciliegiona, finale sarà il ristorante Sushi: un’area di 450 metri quadrati, in pratica nel piano rialzato. Per chi ama i viaggi nel tempo, spesso più pericolosi che nella saga di «Ritorno al Futuro», l’area ristorazione occuperà quasi esattamente quella della platea. Lì dove c’erano le poltroncine, via via regalate alle parrocchie o affidate agli amatori. Lì dove i fidanzati si prendevano le prime libertà o la passione del grande schermo divorava i cinefili.

Quella sormontata dal lucernario, si apriva nell’intervallo per dissipare la «nuvola», quando ancora nelle sale si poteva fumare. Lui, il «sancta sanctorum» di una generazione e ora il cuore di un ristorante orientale: i tavoli saranno tutti lì, e sui piatti il «must» della cucina giapponese, a base di riso con pesce, alghe, vegetali o uova. Con il ripieno che varia, anche nel punto cottura, spaziando dal crudo al marinato. Piatto ufficiale giapponese ultimamente quasi sempre preparato e servito da cinesi, vedremo se anche nella variante Politeama.

I lavori sono a buon punto, il primo pranzo servito imminente, subito dopo l’estate. E la memoria? Beh, è «ciombata» ma ormai ci sta facendo il callo. Per venirle incontro un paio di «ammiccamenti». La frase di Shakespeare sopravvivrà alla rivoluzione del sushi: «Il mondo intero è una ribalta» lo leggeremo subito prima e subito dopo aver fatto della pancia una capanna, nella galleria interna. Non proprio quella in gesso della nostra infanzia o adolescenza, aveva lo spessore di pochi millimetri ed era impossibile da salvare, ma una quasi uguale, anche nella grafia della frase.

E ci saranno alcune macchine da proiezione, pensionate d’oro visto che la pellicola non c’è più e nessuno può riciclarle al digitale, probabilmente in mostra all’ingresso. Ingresso dove potrebbe rimanere il profilo attuale, l’insegna è appannata ma ancora al suo posto. «Lo stiamo valutando: sarà comunque l’entrata del portico. Non so se con questo colpo d’occhio». Anche perché i locali e le attività all’interno, già numerose, hanno tutto l’interesse a spiegare che dentro qualcosa è cambiato. Come si dice Politeama in giapponese?

Alberto Pierini