Venerdì 26 Aprile 2024

Paura nella notte: due banditi armati di pistola rapinano un chirurgo davanti alla porta di casa

Poco prima di mezzanotte nel centro di San Giovanni. Lui è Francesco Malatesti, chirurgo plastico. Fuga con i soldi che aveva nel portafogli e cellulare. Lo sfogo su Facebook: me li avessero chiesti invece di minacciarmi gliene avrei dati anche di più

Il dottor Francesco Malatesti, rapinato davanti a casa con la pistola

Il dottor Francesco Malatesti, rapinato davanti a casa con la pistola

Arezzo, 26 novembre 2014 - Torni a casa, dopo una cena con amici, con la voglia solo di infilarti le pantofole e magari di rilassarti davanti alla televisione: e ti ritrovi una pistola puntata in faccia. E' capitato l'altra sera poco prima di mezzanotte ad un chirurgo valdarnese, Francesco Malatesti, rapinato davanti alla sua abitazione, nella zona del Bani a San Giovanni. A bloccarlo sono stati in due, di cui uno armato.  Forse la classica frase dei banditi, forse no: di fatto gli ha consegnato il portafogli, con dentro 700 euro, e  anche il telefono cellulare. E poi via, in fuga. Con  il medico, fatalmente sotto choc, che si è presentato ai carabinieri per fare la denuncia. Tra la paura dell'episodio e l'amarezza di chi si è rovinato una serata e ha perso un altro filo di sicurezza.

E' stato lo stesso protagonista a raccontare la sua brutta avventura in uno sfogo su Facebook: non mi avessero minacciati e mi avessero chiesto i soldi, dice, gliene avrei dati anche di più di quelli che mi hanno portato via. Ma sentiamo il suo racconto.

"Sapete quanto raramente scriva su facebook, se non per comunicazioni di servizio. Oggi mi sento di fare un'eccezione, per condividere con voi la mia triste esperienza di ieri sera. Al ritorno da una cena con amici, mi aspettavano davanti al garage di casa, due persone incappucciate; mi hanno puntato una PISTOLA e mi hanno derubato del portafoglio del cellulare. Che dire .... Ogni commento e' superfluo . Non mi hanno aggredito fisicamente. Sono profondamente preoccupato per il degrado del nostro piccolo paese, per il presente e il futuro mio e dei miei figli. Forse queste persone avevano un vero e magari disperato bisogno di quei soldi e spero che ne facciano un un buono e sano uso. Quello che penso e' che la cifra che mi hanno sottratto e' sicuramente inferiore a quella che periodicamente in varie forme mi sento di devolvere in beneficenza e che se, invece di puntarmi una pistola, me li avessero chiesti a volto scoperto, per come sono bischero, gliene avrei dati anche di più. W l'Italia (che non c'e ' più )".