Paura in volo per tanti vip aretini diretti alle sfilate di Parigi: si incrina un vetro nella cabina di pilotaggio e l'aereo fa dietrofront

Era la linea Transavia per Parigi. Il racconto di alcuni protagonisti, come Anna Maria Polci e Fabrizio Serafini. Poi l'odissea per ripartire SU LA NAZIONE IN EDICOLA OGGI

Fabrizio Serafini

Fabrizio Serafini

Arezzo, 28 settembre 2014 - Il vetro ha cominciato a crettarsi e incrinarsi, come accade in certe pubblicità sull'assicurazione dei lunotti delle auto: solo che quello era il vetro di un aereo, lì dove una rottura è l'anticamera della fine. E' la "ragnatela" di vetro che ha scatenato la paura sul volo Pisa-Parigi della Transavia, la compagnia low cost dell'Air France. Affollato per una volta di aretini. Vip aretini, come dire personaggi noti: in particolare esperti della moda e dell'abbigliamento, per i quali quell'aereo doveva essere la "navetta" per la grandi sfilate della moda, quelle passerelle che sotto la Tour Eiffel stanno benissimo. Poi la sorpresa. "Già eravamo partiti in ritardo - racconta Anna Maria Polci - e con un gran frastuono, ma al quale sei abituata. Poi c'è stato l'annuncio in due lingue e abbiamo capito che saremmo dovuti tornare indietro". Dietrofront, come sei abituato a fare ovunque meno che in aereo. "La hostess ci ha mostrato la foto di quel vetro: e malgrado le assicurazioni è corsa la paura tra i passeggeri" chiude Anna Maria Polci, che ha preferito all'arrivo prendere e tornare subito a casa. Altri non si sonon arresi e hanno aspettato l'alternativa, dormendo a Pisa e ripartendo il giorno dopo. Tra loro lo stilista Fabrizio Serafini. "Avevo tanti appuntamenti: molti mi sono saltati ma dovevo proprio andare". Disagi a non finire, l'attesa, l'ansia. E tutto per quel vetro crettato come una ragnatela infinita.