Fiera, la domenica porta una ripresina di pubblico ma affari sempre al palo: Daniele Massaro tra i banchi

Continua il periodo no dell'Antiquaria ma risalita rispetto al sabato. E da aprile torna la "tagliola" contributiva del Durc. La rivalità di Parma / PERSONAGGI: UNA GIAPPONESE CALAMITA IL PUBBLICO / VOLTI DA FIERA: CARRELLATA DI FOTO

La Fiera di marzo

La Fiera di marzo

Arezzo, 1° marzo - La Fiera non ritrova se stessa. Si è persa da tempo, sia pur con qualcge edizione fortunata qua e là, e non ricorderà l'edizione di marzo come quella della riscossa. Non siamo ai livelli di febbraio, quando circondata dalla neve si era tenuta e inutilmente lo stesso, ma siamo sempre su numeri e dati deprimenti.

Deprimenti al sabato, un po' meglio nella ripresa domenicale. Il secondo giorno ultimamente è sempre meglio del primo, specie quando, come purtroppo capita da due edizioni, l'Antiquaria parta l'ultimo giorno del mese precedente. La prima domenica del mese forse nel tempo è stata metabolizzata, fatica ancora a fare breccia l'occasione del sabato, che resta anche nella curva tra un mese e l'altro. Una ripresina che fa respirare in particolare i locali, anche se sempre lontani dall'assalto cui la Fiera li ha abituati, e un po' meno gli espositori, che lamentano ancora volumi di affari davvero ridotti.

Tutto dopo un sabato dalle presenze scarse rispetto a quelle alle quali la manifestazione ci ha abituati.Gli operatori ci sono ma mancano titolari determinanti, anche sul piano della qualità, che probabilmente in questa occasione hanno preferito abbandonarsi alle braccia di Parma, che in contemporanea tiene il suo ";Mercante in Fiera". Gli affari sono ormai ridotti a tracce, con gli operatori che fanno fatica, tanta fatica a ripagarsi le spese. Era il giorno degli spostamenti di alcuni banchi: il Comune aveva dato la possibilità ai titolari di scegliersi uno dei posti vuoti, passaggio determinante per poi rilanciare il bando. Pochi ne hanno approfittato: meno di venti e qualcuno ha rinunciato all'ultimo tuffo, non trovando niente di meglio (compreso l'operatore di via Seteria al buio da mesi). Ma di conseguenze ce ne sono state. Una su tutti: in via Bicchieraia è rimasto un solo banco, un colpo d'occhio che ti prende alla gola e soprattutto spezza il percorso come se ormai le Fiere fossero due. Ed entrambe deludenti. Umori raso terra tra gli operatori, specie intorno a Piazza Grande, dove i buchi sono coperti da chi si allarga fuori dei propri confini (qualcuno rischiando anche una multa) e da un singolare sbarco di vestiti e abbigliamento. Forse vintage, comunque singolari nella piazza dei mobili.  Da aprile poi riparte lo spauracchio Durc, quello che potrebbe spingere fior di espositori a fare un passo indietro. Insomma, un quadro complesso. Su Sky sono partiti gli spot e questra è una buona notizia, da troppi anni eravamo spariti dalla promozione nazionale. Ma ora la sfida è tenere alta la proposta, per evitare rimbalzi negativi. In vista una sola edizione straordinaria. Saltata la proroga del 1° maggio, forse scontata, ma anche quella molto più golosa del lunedì di Pasquetta. Resta il 25 aprile, molto vintage, organizzazione in gran parte sulle spalle dell'associazione commercianti. Curiosità: tra gli ospiti del sabato c'era Daniele Massaro. Lui, ex nazionale ed ex Fiorentina e Milan. Lo stesso "Vai Massaro" del Milan di Capello, al quale chiedeva spesso di sostituire Van Basten. Non "basten" per fare di una mezza Fiera una buona Fiera: ma è almeno un pizzico di curiosità e di vip che all'evento fa sempre bene.