Pagelle con le emoticons accanto ai voti: lo stile social entra a scuola

Le "faccine" con il sorriso o con la lacrima accompagneranno i giudizi per gli alunni disabili. Motivo? Trasmettere con chiarezza la sitazione di ciascuno

Le Emoticons anche a scuola

Le Emoticons anche a scuola

Arezzo, 2 dicembre 2015 - La pagella con il sorriso. E' la sintesi dell'idea che trasforma il momento della valutazione dei bambini, anzi ragazzini, in una delle scuole medie più famose di Arezzo: la IV Novembre. Che ora è un istituto comprensivo, spaziando dai sei anni in su: medie comprese.

Ed è qui che è nata la pagella con il sorriso: insieme ai voti anche le emoticons. Non le conoscete? Sono quelle faccine che spopolano sui social così come sugli smartphone: un modo semplice e chiaro qua di dire ti amo, là di dire sono contento ma anche di trasmettere piccole e grandi arrabbiature.

Che c'entrano con la scuola? L'idea della IV Novembre e della preside Rosella Puzzuoli è semplice: la pagella è la comunicazione ai ragazzi e alle loro famiglie di come vadano le cose nel rendimento scolastico e insieme educativo. E allora perché non farlo capire al volo, senza tante mediazioni?

Ed ecco la strada: quella delle faccine, adeguate aivari voti. Saranno allegate alla scheda principale per tutti i ragazzi più fragili, quelli con problemi di disabilità. Gli stessi che hanno diritto di capire coem vadano le cose, esattamente come gli altri.

Un'idea che presenteranno in un concorso proprio centrato su una migliore inclusione sociale (in sintesi giù le barriere che spesso si creano tra chi è più forte e chi è più debole) ma che soprattutto tra un mese sarà operativo: perché le prime pagelle di nuovo tipo saranno consegnate alla fine del quadrimestre. Con il sorriso, naturalmente, almeno fin dove i voti paralleli lo giustificheranno.