Graziano verso la svolta dell'interrogatorio: l'avvocato crede alla sua innocenza ma non esclude di farlo confessare

L'obiettivo del nuovo legale sono gli arresti domiciliari. Prima presenza in Tv. Ma l'ambasciatore del Congo lo difende: "Mi ha detto che non ha ucciso"

Luca Fanfani, Graziano e Francesco Zacheo

Luca Fanfani, Graziano e Francesco Zacheo

Arezzo, 5 luglio 2015 - Non esclude di farlo confessare anche se si dice convinto che Padre Graziano sia innocente.Ha debuttato in Tv Francesco Zacheo, il nuovo avvocato del frate.

A fine mese il sacerdote sarà di nuovo faccia a faccia col Pm Marco Dioni. Può cambiare tutto di qui alla fine di questo mese di luglio? Zacheo si presenta dinanzi alle telecamere di Segreti e delitti, versione estiva di Quarto Grado, prudente ma senza senza escludere niente.

Il conduttore Gianluigi Nuzzi attacca: «Possiamo dire che lei non escluda di farlo confessare se si convincesse studiando gli atti che è necessario?». Zacheo annuisce e non esclude affatto, anche se poi attenua la portata ripetendo le confidenze del frate: «Nella cultura bantù, di cui Padre Graziano fa parte, non esiste che si uccidano donne o bambini».

E anche il consigliere dell’ambasciata congolese in Italia Osango Benjamin dirà: «Mi ha detto che è innocente». Se Zacheo ribadisce di essere intenzionato  a chiedere gli arresti domiciliari,il consenso della procura può arrivare solo in presenza di una sostanziale collaborazione di Padre Graziano. Una scelta che potrebbe portare il frate fuori dal carcere di San Benedetto ma anche a corroborare l’ipotesi d’accusa del Pm. 

Il nuovo legale del religioso,l'avvocato Francesco Zacheo, si è incontrato a lungo con il suo assistito. E al termine è maturata la decisione di un nuovo interrogatorio con il Pm Marco Dioni. 

Ricordiamo che Graziano non risponde alle domande dei magistrati da quando è indagato, inizialmente per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio e successivamente per omicidio e occultamento di cadavere

Intanto la magistratura prosegue a buon ritmo il suo lavoro. Già a settembre, la procura potrebbe avanzare nei confronti del sacerdote accusato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia un richiesta di giudizio immediato dinanzi al Gip, giustificata proprio dall'evidenza delle prove di colpevolezza.