Trionfo Italia: e la "curva" dei bar e delle strade esplode / FOTO

Giaccherini solidamente in campo, l'Italia perfetta: oltre trecento persone al Magnifico, crocchi in tutti i bar del centro

Festa fuori dei bar in centro

Festa fuori dei bar in centro

Arezzo, 27 giugno 2016 - La "corrida" è alle 18 della sera, quasi all'ora canonica per il faccia a faccia con i tori. E a quell'ora Arezzo è pronta a fermarsi, più o meno come il resto d'Italia.

L'Italia è maramalda, diventa lei la protagonista: Giaccherini solidamente al centro del campo, seguito passo passo dalle montagne della sua Talla, con un 1-2 da fare invidia al povero Muhammad Alì lava l'onta dei quattro gol subiti nella finale di quattro anni fa. 

Al gol di Chiellini esplode la curva del centro, si incendiano i vicoli, i televisori diventano maxischermi anche se sono dodici pollici. Il centro cambia pelle. Ogni bar, ogni locale piazza il televisore in bella vista. Via dei Redi è una curva infinita, in via dei Cenci senti solo Zenga, che da Rai Uno ti insegue per darti i consigli tattici che non vorresti.

L'unica eccezione è il pieno centro: via Cavour, i vicoli che risalgono verso il Comune. Dove non ci sono i bar è il grande silenzio: gli scuri confermano di non avere dietro nessuno. Il gol del 33° lo avverti da un unico urlo, che poi contagioso attraversa i bar, i locali, i crocchi dei tifosi.

La multisala è un multitifo. Nel villaggio all'esterno nel parcheggio solo 4 tifosi quattro, gli unici a sfidare la cappa del caldo. Dentro è il delirio: trecento persone, sparse su sei schermi diversi. Parrucche tricolori, maglie azzurre coni il nome di Baggio sulla schiena, bandiere: la gente segue le azioni, le scandisce con vocalizzi disperati o felici. Disperata quando entra Thiago Motta, felice quando Pellè infila il gol della sicurezza.

Il raddoppio diventa un'apoteosi, le parrucche tricolori si muovono come tarantolate. L'Italia vince, l'Italia vola. E il suono dei clacson accompagna fuori come una colonna sonora il sogno che non ti saresti mai aspettato di vivere.