Ora è certo: Il Vescovo testimone sul giallo di Guerrina

Lo ha citatro la difesa fra i suoi 95 test: la lista depositata stamani dall'avvocato Riziero Angeletti. C'è anche il terzo frate, Padre Giovan Battista

Il Vescovo Riccardo Fontana

Il Vescovo Riccardo Fontana

Arezzo, 24 novembre 2015 - Finora era solo un'indiscrezione, ora c'è la certezza: il Vescovo Riccardo Fontana sarà testimone nella corte d'assise che si apre il 4 dicembre per il giallo di Guerrina, processo nel quale Padre Graziano è accusato dell'omicidio aggravato e della distruzione del cadavere della casalinga di Ca' Raffaello, scomparsa il 1 maggio 1914.

Monsignore è stato citato dalla difesa e figura nella lista dei 92 testi, più tre consulenti, che l'avvocato Riziero Angeletti ha depositato stamani nella cancelleria del tribunale. La procura, invece, non aveva ritenuto necessario chiamare il Vescovo a testimoniare e infatti il Pm Dioni aveva citato soltanto il suo vicario, monsignor Gioacchino Dallara. Entrambi parteciparono al colloquio nel convento aretino dei Cappuccini in cui il 13 settembre 2014 il frate confermò la versione di Zio Francesco, misterioso accompagnatore di Guerrina nella fuga, appena fornita anche al suo parroco Padre Faustin.

Molti dei 92 testi saranno in comune con i 55 chiamati dalla procura, tra le figure più significative che si aggiungono c'è quella del terzo frate di Ca' Raffaello, ossia Padre Giovan Battista, che da molti mesi si è trasferito ad Haiti, dove è pressochè irrintracciabile. Padre Silvano, il secondo frate, il più amico di Gratien, era stato invece citato dal Pm Dioni. In comune tra le due liste ci sono il marito Mirko, i suoceri e tutti coloro che avvistarono Guerrina in quel tragico primo maggio sulla via Marecchiese, tra le 14 e le 15. In comune anche Loretta Paolucci, la vicina che incontrò Padre Graziano alle 14,32 e che con il suo racconto restringe l'arco temporale dell'omicidio a meno di un'ora.