"Mi è arrivata la cauzione da tremila euro, è una vergogna": il titolare del Planet spiega i motivi del suo ricorso contro Nuove Acque. Dopo il no al tavolo nuova linea dei consumatori: "Li porteremo davanti ai giudici"

Il racconto di Carmelo Buda. Ente: "Operazione corretta, vi invitiamo a pagare quanto previsto". Per questo non andrà al tavolo. "Ma devono rifiutare l'invito della Camera di Commercio, li chiameranno" dice il presidente di Federconsumatori Ferrari

Pietro Ferrari con la bolletta da 3103 euro

Pietro Ferrari con la bolletta da 3103 euro

Arezzo,  21 agosto 2014 -  E' il titolare dell'HOtel Planet l'albergatore che ha ricevuto la bolletta con cauzione da 3103 euro. "Quando l'ho vista ho pensato che la quota fosse di 600 euro: ma quella era solo la prima rata". Il resto glielo ha spiegato il presidente della Federconsumatori Pietro Ferrari, da cui è andato a presentare il ricorso. "E' una vergogna, in questa situazione pagamenti del genere sono un colpo di grazia" si sfoga Buda.

Concilia? No, non concilia. Nuove Acque con una lettera garbata ma secca respinge al mittente il tavolo il di conciliazione, lo scenario aperto alla Camerta di Commercio dopo l'impugnazione delle bollette. "La invitiamo ad affettuare il versamento di quanto richiesto preannunciando fin da ora che la società su questa materia non potrà procedere ad alcuna forma di conciliazione".

Motivo? Tutto in regola, mossa decisa in base alle leggi vigenti e "a seguito di un procedimento partecipativo di consultazione che ha visto il coinvolgimento di tutte le parti interessate". E i Comuni o i soci che dicono di non aver saputo? Lettera alla mano secondo Nuove Acque sbagliano.  "Ma non è una chiusura al dialogo - precisa l'amministratore delegato Menabuoni _ ma solo il rinvio all'unico confronto possibile, quello istituzionale". Le lettere vengono spedite a tutti i ricorrenti. Ne sono partite 350, quelle il cui iter di ricorso è completato. Vioa via che ne arriveranno altri, partirà la missiva del responsabile commerciale. Dopo 24 ore arriva la nuova linea della Federconsumatori. "Non devono dichiararsi assenti con i consumatori: lo devono fare con la Camera di Commercio, che lin chiamerà a presentarsi. E nel caso li porteremo anche davanti ai giudici, lì almeno si dovranno presentare". 

Intanto le code alla Federconsumatori non accennano a frenarsi. Non sanno più come far fronte alle richieste. Hanno riaperto dopo una breve pausa di Ferragosto e si sono ritrovati con una fila di persone da impallidire. La rivolta contro la cauzione di Nuove Acque non perde colpi. Anzi ne guadagna, perché in questi giorni sono arrivate le bollette di agosto in città e gli effetti si sono visti subito.

"Siamo aperti solo qui e le code si allungano. Ogni ricorso richiede cirica 10 minuti, in tanti se ne vanno stanchi di aspettare" spiega il presidente di Federconsumatori Pietro Ferrari.  Numeri certi non ce ne sono: Nuove Acque dichiara di aver ricevuto solo 350 ricorsi ma la stima dei sindacati viaggia verso quota 2000. "Ma l'ente ha cominciato a rifiutare al suo sportello i pagamenti decurtati, costringendo gli utenti ad andare alle Poste". INtanto il comitato per l'acqua pubblica invita a non pagare e sarebbero già arrivati le prime ingiunzioni di pagamento. Non ancora a chi paga decurtato. Insieme alla Federconsumatori c'è la Cgil, hanno lanciato insieme questa battaglia. Una delle prossime tappe sarà il vertice convocato dal sindaco Fanfani per il 2 settembre.