Arezzo, 31 dicembre 2014 - Volano in Portogallo per dirsi sì. Hanno deciso infatti di sposarsi proprio oggi, nella Conservatoria di Oporto in Portogallo: matrimonio tra due giovani ragazzi aretini. Francesco V. e Francesco N.. All'estero perché la legge in Italia non consente di celebrare un matrimonio tra persone dello stesso sesso. E non sarebbe la prima coppia dello stesso sesso aretina ad essere convolata a nozze, ma la terza quest’anno. «Per avere diritti garantiti è necessario ancora andare all’estero - dice Cristina Betti di Arcigay - in Italia così come in Grecia. Sono questi gli ultimi due paesi in Europa a non avere un riconoscimento e le persone dello stesso sesso che vogliono sposarsi sono costrette a recarsi all’estero.
L’unica cosa che si può fare è richiedere una trascrizione nel registro delle unioni civili, che di fatto non ha nessun valore se non documentale. Chiedere la trascrizione resta soprattutto un atto politico, per smuovere chi governa a creare una legge ad hoc». Uno è impiegato in un’azienda e l’altro è artista. «Questa è la nostra giornata, un momento intimo e privato, quello che chiude il cerchio del nostro amore. Ma quando torneremo faremo anche una bellissima festa ad Arezzo».