"Non per denaro ma per la piazza": i rettori spiegano il loro ennesimo no ai maxischermi

Una lettera congiunta dei quattro vertici dei quartieri

Tifosi davanti ai maxischermi

Tifosi davanti ai maxischermi

Arezzo, 23 maggio 2015 - Perché il no dei rettori ai maxischermi in occasione della Giostra del Saracino? LO abbiamio spiegato a lungo in questi giorni ma ecco una lettera congiunta inviata dai quattro responsabili dei quartieri.

"La nostra linea di pensiero si basa su elementi fondati ed è la seguente: l’unica volta che è stato installato un maxi schermo durante la Giostra di giugno dello scorso anno, senza che per lo stesso il C.d.A. della Giostra si sia espresso in quanto non richiesto tale parere, in Piazza Grande c’è stato un calo di posti in piedi di circa 319 unità, cosa che non succedeva da dieci anni a questa parte. Per noi è un dato certo ed andando su questa direzione potremmo vedere sempre più concreto il rischio di vedere svuotata di pubblico Piazza Grande.

Altro aspetto, non di minore importanza, è che non ha logica organizzare in una piazza cittadina una manifestazione di indiscusso valore, con ingresso a pagamento, e proiettare lo stesso evento in altre piazze limitrofe gratuitamente ed in diretta rischiando di tramutare la passione dei quartieristi in semplice tifo “da stadio”: anche qui il dato certo è che nella nostra penisola non ci sono casi del genere e quindi saremmo i primi ad andare su questa direzione.

Ultimo aspetto, che tra l’altro non ci riguarda direttamente ma nel quale comunque vorremmo esprimerci, è che dare in diretta su schermi giganti la Giostra del Saracino sulle piazze, di sicuro gratificherà alcuni commercianti scontentandone però tanti altri che sono nelle vie del centro e che per ogni giostra si vedono riempire il locale di pubblico.

Per concludere facciamo presente che gli stessi rettori, all’interno del consiglio di amministrazione, hanno preso la decisione di accollarci parte sostanziale delle spese di ripresa televisiva, proprio per darne possibilità di trasmissione alla emittenti televisive, a beneficio di una ampia diffusione delle immagini sul territorio e quindi a favore dei cittadini e dei turisti, segno che vogliamo che la manifestazione sia sempre conosciuta ed ammirata, e quindi le ragioni dette in precedenza sono fini a se stesse ed assolutamente svincolate da aspetti economici".