Muore e lascia in eredità al Calcit 200 mila euro per il nuovo macchinario

Il gesto di Clara Rossini ha consentito di acquistare il robot che prepara automaticamente le dosi della chemio: domani la presentazione

Il nuovo robot per la chemioterapia

Il nuovo robot per la chemioterapia

Arezzo, 28 luglio 2016 - Ha lasciato oltre duecentomila euro al Calcit. Un'eredità  impegnativa quella di Clara Rossini e grazie alla quale è stato acquistato l'apotecachemo, il robot da 500mila euro (metà dei quali legati all'eredità), e rappresenta un’importante innovazione per la terapia oncologica.

Sarà presentato domani nell’auditorium Pieraccini dell’ospedale. Una rivoluzione.  Il robot preparerà in ambiente totalmente sterile tutte le dosi necessarie per la chemioterapia prescritte per ogni singolo paziente, con la massima precisione ed evitando al personale sanitario di entrare in contatto con i farmaci che sono tossici. Praticamente una preparazione personalizzata possibile in pochissimi centri al mondo.

Va ricordato inoltre che non esistono preparati già precostituiti destinati al singolo paziente e che finora le dosi venivano create manualmente. Una doppia garanzia: la precisione e l’assoluta mancanza di contaminazione visto che la macchina opera all’interno di un sistema chiuso e microbiologicamente controllato.

Il robot con un braccio meccanico, provvede a ricostituire principi attivi in polvere, a prelevare principi attivi in soluzione concentrate e quindi ad allestire siringhe, sacche e dispositivi di infusione. Nessun contatto diretto. Il personale potrà prelevare il farmaco solo ad assemblaggio concluso. I nuovi laboratori che saranno inaugurati domani coprono un’area di 320 metri quadrati al piano terra dell’anello interno del San Donato.