Mix Festival, la scossa dei miti del rock: piazza Signorelli strapiena per Hackett, due ore di concerto. Dai Beatles alla band di Springsteen. Jovanotti tra la gente con la figlia

A Cortona la giornata clou. E oggi in programma Paolo Jannacci, Michele Serra e lo zoom su Pina Bausch JOVANOTTI E IL BLITZ AL MIX LE IMMAGINI DI HACKETT: DUE ORE DI CONCERTO IL PROGRAMMA MINUTO PER MINUTO DEL LUNEDI'

Steve Hackett tra la folla del Mix

Steve Hackett tra la folla del Mix

Arezzo, 28 luglio 2014 - Festa e folla sulle rampe del villaggio del rock. Il Mix Festival non entra solo nel vivo: conosce forse la sua giornata migliore. Piazza Signorelli strapiena per Steve Hackett, che tiene banco per due ore, davanti ad una folla che lo acclama ad ogni pezzo. Tutti a sedere e tutti in piedi al termine delle canzoni. E poi a richiamarlo in modo ritmato per reclamare il bis. Che il chitarrista concede con generosità In coda ad una giornata di musica e di racconto. Aveva cominciato Freda Kelly, la segretaria dei Beatles: 40 anni di silenzio e un pomeriggio di segreti. Che però aveva già rivelato per il film che in serata, dopo Hackett, viene proiettato nel teatro Signorelli. "Non ne ho mai parlato neanche ai miei nipoti": ora lo fa ed è la storia dietro le quinte di dieci anni da favola. Anzi undici: perché lei continua a lavorare anche dopo che il gruppo si è sciolto. E ci mette tre anni a rispondere a tutte le lettere dei fans, una ad una. Poi ecco Max Weynberg e Roy Bittan, colonne della E Street Band di Springsteen. La Banda guadagna sulle rampe di Cortona un pezzo all'anno, e sotto traccia resta il sogno di vedere anche il boss risalire il villaggio del rock. "Avete capito perché si chiama boss, no? Ha sempre lui l'ultima parola". Jovanotti è nell'ultima fila dell'auditorium Sant'Agostino. Al suo fianco la figlia Teresa, che si rivela anche interprete per una Tv locale nell'intervista proprio a Weynberg. Parole che non finiscono al Mix. Ci sono anche quelle dello stesso Hackett: i tempi dei Genesis, la reunion mille volte promessa e che ancora non arriva ma sulla quale intanto lui si è portato avanti, per una serata di canzoni che hanno quel sapore, quel fascino. Le finestre della piazza si accendono: il Mix è cucito addosso alla città, sembra che almeno in apparenza nessuno si lamenti, del rumore o delle luci. Che pure penetrano dappertutto, dal grigio ghiaccio al rosso fiamma. Finisce il concerto, inizia il film: e al termine i locali sono semrpe aperti, per una festa che non deve finire. Scendi e l'odore di pane ti avvolge: è il festival che non si svolge nei non luoghi, ma in centro, è qui, tutto qui, tra la musica, il racconto e i negozi aperti. E oggi riparte. Prima alle 17.30 con lo zoom su Pina Bausch, la più grande coreografa, tra danza e cinema. Poi l'incontro con Michele Serra e Paolo Jannacci, il figlio di Enzo. Infine con lo spettacolo tratto da Daniel Pennac: che è in ospedale sennò sarebbe anche lui qui, al Mix delle parole e dello spettacolo.