Mette 'mi piace' a un post di Lercio, assessore finisce nella bufera

Succede a Monte San Savino, dove al centro delle polemiche sollevate dall'opposizione con tanto di manifesti c'è Erica Rampini. Ma a difendere l'assessore scende in campo lo stesso sito web di satira

Il manifesto affisso dall'opposizione e l'assessore Erica Rampini

Il manifesto affisso dall'opposizione e l'assessore Erica Rampini

Monte San Savino (Arezzo), 7 luglio 2015 - Se a scatenare una bufera è un 'Mi piace' su Facebook. A tenere banco da qualche giorno a Monte San Savino, comune dell'Aretino che conta poco meno di novemila abitanti, è un clic che l'assessore alla scuola e alle politiche, Erica Rampini, ha messo a un post di Lercio, uno dei più amati e dissacranti siti web di satira, che con il suo inconfondibile stile irriverente ironizzava sul caso dei Marò titolando così: "I due Marò shock: Ormai ci amiamo e vogliamo sposarci". Apriti cielo: "Un assessore che ha il compito di rappresentare la comunità non clicca 'Mi piace' a un articolo che mette indecentemente alla berlina due servitori dello Stato, i Marò. Rampini si dimetta", così tuona l'opposizione, con tanto di pubblici manifesti affissi in paese.

Immediata la catena di solidarietà a sostegno dell'assessore, capeggiata dallo stesso Lercio che attraverso la sua pagina Facebook (che conta circa 390mila fans) si schiera dalla parte di Rampini, pubblicando anche il testo integrale che l'opposizione ha diffuso, puntando il dito anche contro il sito web. "Noi di Lercio esprimiamo la nostra solidarietà a Erica Rampini - si legge - e, preventivamente, anche a tutti gli altri assessori che potrebbero essere vittime di accuse simili. Per esempio un assessore alla Salute che magari per aver vaccinato il figlio verrà aggredito dai complottari antivaccino, o quello alle Attività produttive che avendo preso un hamburger invece di un italico piatto di pastasciutta verrà accusato di scarso patriottismo, oppure quello alla Cultura per aver organizzato un convegno su quell'invertito di Oscar Wilde".

Mette "mi piace" a un articolo di Lercio e viene messa sotto accusa. No, non è un nostro titolo. È quanto sta accadendo...

Posted by Lercio on Sabato 4 luglio 2015

Inarrestabile già da giorni l'ondata di post che sostengono l'assessore, non solo da parte di sostenitori della stessa bandiera politica, ma anche da chi fa parte della minoranza in consiglio comunale: "Ai miei colleghi della minoranza dico: attenzione - scrive il consigliere Luca Stanghini -. Attenti a non delegittimare una figura istituzionale solo perché ride a una battuta o mette un 'mi piace' a un commento satirico. La satira non è e non deve essere mai politicamente corretta e siamo tutti, nessuno escluso, liberi di apprezzarla o condannarla senza che questo debba ledere la nostra figura professionale. Credo che chiedere le dimissioni di Erica Rampini sulla base di un suo mi piace da utente di Facebook, sia veramente un errore clamoroso. Se devo chiedere le dimissioni di un assessore, come esponente dell'opposizione, devo farlo per una attenta analisi dell'operato e dei risultati ottenuti rispetto al suo ruolo. Altrimenti chi strumentalizza in questo caso è proprio l'opposizione. Ricordiamoci che la libertà di espressione è un principio che va difeso anche quando non ci piacciono le idee da difendere, altrimenti addio democrazia...e ricordiamoci che Erica Rampini é un assessore, ma a casa sua è anche una persona normalissima. Non avete mai riso di una battuta di cattivo gusto?".

​"Su quanto successo - scrive Rampini su Facebook - scriverò nei prossimi giorni. Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà e vicinanza, in primis Lercio. Prendo le distanze, però, dalle offese rivolte ad altri che non appartengono al mio modo di pensare e agire. Un conto è l'ironia, altro è l'insulto".