Maxi-rapina di via Romana, la parola alle telecamere: non sembrano banditi professionisti

Squadra mobile in azione. In corso le analisi delle riprese di videosorveglianza. Conferma dei due banditi. Olmo la direzione della fuga?

Un altro maxi-colpo in un ingrosso di gioielli

Un altro maxi-colpo in un ingrosso di gioielli

Arezzo, 8 febbraio 2016 - Appesi alle telecamere. Le telecamere della videosorveglianza, le cui riprese vengono esaminate in queste ore dalla squadra mobile, al lavoro sull'ultima maxi-rapina: un colpo orientativamente di trecentomila euro, messo a segno ai danni di un'azienda di via Romana. I banditi non hanno lasciato grandi tracce ma si punta molto sulle riprese, non solo dell'azienda ma anche esterne.

Ancora una maxi-rapina, ancora nel mirino gli orafi. Stavolta non una ditta di produzione ma un ingrosso commerciale, quello dei fratelli Aretini. E' successo venerdì sera, intorno alle 19. Un colpo assolutamente sfacciato, nel pieno del traffico del rientro a casa, in una delle strade più frequentate della zona sud della città.

Il titolare, Massimo Aretini, era ancora dentro, ben chiuso dentro i locali con i sistemi di sicurezza. La tecnica adoperata per chiamarlo allo scoperto è inconsueta, ma capita di tutto quando c'è da arraffare gioielli. Uno dei banditi, dunque, a volto scoperto, ha suonato il campanello e ha citofonato alla vittima che qualcuno gli aveva danneggiato l'auto. Lui ci è caduto in pieno ed ha aperto. E' stata la sua rovina, perchè nel varco si sono inseriti in due pronti a tutto.

In pochi attimi il titolare è stato stordito con il colpo alla testa di una mazza di baseball e poi legato con delle fascette alla ringhiera delle scale. A quel punto i rapinatori hanno avuto tutto il tempo per fare razzia indisturbati. Il bottino è ingente, circa 300 mila euro, secondo le prime stime. Inutile dire che i banditi sono riusciti a scappare indisturbati nel traffico dell'ora di punta, dileguandosi subito. La vittima ha potuto dare l'allarme solo quando ce l'ha fatta a slegarsi.

Sul posto è arrivata di gran carriera la polizia che ora si sta occupando delle indagini per riosalirer ai responsabili. Si aspettano lumi interessanti anche dalle riprese tratte dalle telecamere di sorveglianza