Maxi-giro di droga nella città dei giovani, all'alba retata dei carabinieri: 6 magrebini presi, uno latitante. Un centinaio di studenti e minori segnalati come assuntori. Il procuratore Rossi: non è più microcrimine

L'operazione coordinata dal Pm Julia Maggiore: è la prova di un mercato degli stupefacenti sempre più in mano ai nord-africani. Il capo della procura elogia gli uomini dell'Arma ma lancia l'allarme: è un disastro sociale LE IMMAGINI DELLA RETATA DI IERI ALL'ALBA

gli arresti

gli arresti

Arezzo, 31 ottobre 2013 - Sono andati a prenderli all'alba, come si conviene a tutti i blitz. Le ordinanze di custodia cautelare chieste dal Pm Julia Maggiore e concesse dal Gip erano sette, la loro esecuzione è ancora in corso ma svela ancora una volta uno spaventoso giro di droga. 

Stamattina, a conclusione dell’indagine denominata “Primavera Araba”, del nucleo operativo e radiomobile della compagnia dei carabinieri di Arezzo, i militari dell’Arma hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Arezzo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di 7 soggetti per traffico e detenzione illecita a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Tra di essi una donna aretina, moglie di uno degli indagati, con un ruolo particolarmente attivo nelle attività illecite del gruppo. Cinque arrestati all'alba, uno catturato poi in serata e un settimo che resta latitante.

Alla conferenza stampa dei carabinieri ha partecipato anche il procuratore capo Roberto Rossi che nel ringraziare i carabinieri per l'impegno messo nelle indagini ha lanciato l'allarme: a questo punto è sbagliato parlare di microcrimine, qui siamo di fronte a un disastro sociale, una generazione che rischia di andare perduta per il lavoro e per la società.

Le indagini attivate a seguito del decesso per overdose di un 48enne, accaduto il 4 novembre 2012 in Arezzo e sviluppate mediante attività tecniche e tradizionali di polizia giudiziaria, hanno portato i carabinieri di Arezzo ad arrestare, il giugno del 2013, un 42enne tunisino, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di circa 10 grammi di stupefacenti tra eroina, cocaina ed hashish, già suddivisa in dosi. Sempre nell'ambito della stessa operazione, il 5 luglio 2013 è stato arrestato una 45enne nigeriana, trovata in possesso di 23 grammi di cocaina ed alcuni grammi di hashish e denunciati a piede libero per ricettazione un 41enne tunisino, trovato in possesso di un Iphone 5s, provento di furto, mentre un 35enne marocchino, è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, perché trovato in possesso di alcuni grammi di hashish. Il 29 luglio 2013 è stato arresto un 30enne tunisino, a cui venivano sequestrati 50 grammi di eroina, 3 grammi di cocaina, 1 bilancino di precisione e la somma di 1.500 euro, provento dello spaccio. Infine, il 18 agosto 2013 è stata arrestata una 27enne aretina, trovata in possesso d 6 grammi di eroina, già suddivisa in dosi, materiale per il confezionamento dello stupefacente e la somma  di 700 euro. 

Nel prosieguo delle indagini i carabinieri della  compagnia di Arezzo, tra il 23 e 24 luglio 2014, hanno eseguito le misure cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Arezzo, sulla base delle risultanze investigative prodotte dall’Arma mentre nella mattinata di oggi i Carabinieri hanno eseguito una ordinanzadi custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Arezzo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro cittadini tunisini di età compresa tra i 27 e i 31 anni, un trentacinquenne marocchino e la ventisettenne aretina, attivi in una fiorente e ramificata rete di spaccio sia nelle piazze del centro storico, che nei parchi pubblici di Arezzo.

L’attività di indagine ha, nel complesso, consentito la disarticolazione di una collaudata rete di spaccio, organizzata in modo tale che ciascuno avesse la propria fetta di mercato, e una esclusiva zona di commercializzazionecon l’arresto di 16 persone e l’applicazione dell’obbligo di dimora nei confronti di un’altra; il sequestro di 200 grammi di sostanze stupefacenti di vario tipo, nonché di circa 2200 euro in contandi, ritenuta provento di spaccio, alcuni computer portatili, play-station e vari giochi elettronici, provento di furto e compenso di cessioni di stupefacenti; l’individuazione e la conseguente segnalazione alla competente Prefettura di oltre 100 assuntori di sostanze stupefacenti, tra i quali molti studenti e diversi minorenni.