Maurizio Busatti nell'inferno del terremoto del Nepal: aretino doc, funzionario Onu, ritrova moglie e figli dopo ore di paura

Alla prima scossa fugge in strada e assiste al disastro: poi la lunga attesa per sapere la sorte dei propri cari SU LA NAZIONE DI OGGI

Maurizio Busatti

Maurizio Busatti

Arezzo, 28 aprile 2015 - Sta bene e stanno bene la moglie e i figli. Ma quelle scosse devastanti gli rimarranno dentro. Perché in Nepal c'era anche lui, c'erano anche loro.  Maurizio Busatti ha 55 anni ed è aretino doc anche se il lavoro lo ha da sempre portato in giro per il mondo: sua sorella Sara è avvocato in città ed è sposata con un altro avvocato affermato come Tiberio Baroni.

Maurizio, un carattere da sempre di dialogo e di confronto su tutto, gli studi all'università di Scienze Politiche di Firenze, è un funzionario delle Nazioni Unite, capo missione in Nepal da due anni dopo Parigi, il Mozambico, il Kenya, la Somalia, l'Albania. Ha tre figli di 21, 14 e 8 anni,  ma la primogenita non era a Katmandu sabato.

Alla scossa che ha fatto crollarec il mondo nel Nepal era in casa da solo. I due figli piccolia scuola, la moglie fuori. L’abitazione è antisismica con tanto di campanella che suona alla prima oscillazione. Sente la campana e scappa in strada. Di lì a pochi secondi viene giù l’inferno.

Salvo, ma senza nulla sapere sulla sorte dei figli e della moglie: per ore, prima di sapere che anche loro erano salvi. Anche sul filo del destino: la bimba più piccola aveva deciso all'ultimo di non partecipare alla già scolastica in una località molto più vicina all’epicentro.

Su facebook scrive la moglie Mariama Djelo Diallo: «E’ stato orribile! Mai vista prima una cosa del genere. Ho convinto Maurizio a dormire in auto. Ci sono state scosse ricorrenti fino alla mattina». E poi racconta: delle quattro famiglie rimaste sepolte sotto un palazzo di cinque piani.