Giovedì 18 Aprile 2024

Maltempo, la Fiera chiude un'edizione da dimenticare. Intanto la neve si scioglie, le proteste no. Appiedati dai bus: Tiemme corre ai ripari

Il nuovo campanello d'allarme riguardava la serata e la notte, ma poi il tempo ha retto. Prossimi pericoli da mercoledì / NEVE: LE FOTO DEI NOSTRI LETTORI /VIAGGIO NELLA CITTA' DI GHIACCIO / LE IMMAGINI / LA VALDAMBRA SOTTO LA NEVE / RACCORDO BLOCCATO

Nevicata ad Arezzo

Nevicata ad Arezzo

Arezzo, 1° febbraio 2015 -  La quiete dopo la tempesta. Non una tempesta di quelle che hanno segnato chissà quale crinale storico ma che certo per una giornata ha cambiato un po' la vita quotidiana di una città. La situazione è gradualmente tornata alla normalità: prima a fatica, perché la situazione del ghiaccio e della neve era ancora "cada" e poi via via meglio. Difficoltà in particolare nei parcheggi e sui marciapiedi e proteste sul fronte delle frazioni.Il mercato si è svolto regolarmente. Ed è finita la Fiera ma sostanzialmente disertata, come purtroppo era probabile che fosse. Oggi andava a caccia di riscatto,forse un filino meglio del giorno prima sarà andata ma la sintesi è implacabile. Un'edizione cjhe sarebbe stato meglio non far partire. Tratti di percorso vuoti in particolare nella città alta, malgrado gli operatori siano stati perfino più del previsto.. E soprattutto è mancato il pubblico, l'unico in grado di garantire il successo di un mercato. Depresso anche l'indotto, con ristoranti e bar semideserti. Intanto sembra essere andato a lieto fine il secondo allerta meteo, quello scattato dalle 18 di sabato0: tempo nero ma che ha in gran parte retto. Nevicate in collina e in alcune zone del Casentino. Per ora l'allerta si spegne in una pioggia, che non lascia neanche grandi problemi sottom l'ombrello. Ma gridare allo scampato pericolo la prudenza è massima. E comunque resta l'emergenza ghiaccio, che comunque tiene banco. E sotto la quale la città si è svegliata sabato mattina, quando le condizioni erano davvero critiche, almeno sui marciapiedi e sulle strade a ridosso delle principali arterie, invece perfettamente ripulite. Mentre cominciano le proteste. Quelle delle frazioni e quelle di chi venerdì è rimasto appiedato davanti all'autobus e ha dovuto camminare chilometri pur di tornare a casa. Su questo fronte Tiemme corre ai ripari: lunedì saranno affrontati nel consiglio di amministrazione i problemi emersi venerdì, con le corse costrette allo stop prima dell'arrivo. Nodo? Il mancato allerta meteo che, fa sapere l'azienda, non ha permesso di far partire il pacchetto neve previsto in certe situazioni. Comunque dal 22 febbraio in arrivo 23 nuovi pullman: saranno tutti dotati delle gomme termiche.

Non è stata la tempesta perfetta ma è stata comunque una nevicata abbondante, che in meno di un'ora è stata in grado di imbiancare il capoluogo e la provincia, mandando in tilt molti servizi, in particolare la circolazione stradale. I fiocchi hanno cominciato a cadere intorno alle 13,30, con particolare pervicacia, tanto che ben presto si è creato un manto su campi, strade e palazzi. Alle 14,30 la neve ha smesso di cadere. E' scattato il piano neve del Comune, come conferma l'assessore ai lavori pubblici Franco Dringoli. In tilt quindi anche le previsioni meteo, che stavolta non ci hanno proprio preso: si parlava di pioggia e invece è arrivata la neve. Smentiti i metereologi secondo i quali non ci sarebbero stati particolari disagi. 

Le scale mobili sotto la neve

SCUOLE Dopo la neve il rischio era il ghiaccio. Per questo le scuole di Arezzo hanno deciso di rimanere chiuse. Una scelta tormentata. In un primo momento la giunta aveva deciso di lasciare tutto aperto, anche considerando che tanti istituti critici, elementari in testa, sono chiusi comunque al sabato. Poi il dietrofront davanti all'ultimo allerta meteo, che indica le ipotesi sia di neve che di ghiaccio. Aperte invece quelle di Monte San Savino e Civitella. I mezzi spargisale hanno cominciato a girare in città e in provincia per ovviare il problema ghiaccio, che con il passare delle ore e l'abbassamento delle temperature è andato sempre più a peggiorare. Anche la Protezione civile, allertata, consiglia massima prudenza per le strade. 

Nevicata

 

VIABILITA' A lungo è stata chiusa l'Autosole fra i caselli di Monte San Savino e Valdarno. E' rimasto bloccato anche il raccordo autostradale per Battifolle, pesanti problemi sulla tangenziale, dove il traffico è stato in tilt. L'autostrada è stata riaperta intorno alle 16. La neve è rimasta abbondamente anche per le vie cittadine, dal centro alla periferia, dove le auto hanno viaggiato a velocità rallentata.

 

Neve bloccato raccordo autostradale arezzo

La neve è caduta più accentuata di quanto non fosse previsto fino a ieri dai principali siti di previsioni del tempo. Malgrado le previsioni ha aggirato una buona parte del Casentino: la precipitazione si è accentuata soprattutto nella zona tra Ceciliano e Rassina e naturalmente sui valichi.  Problemi si sono registrati anche sulla tangenziale, con dei mezzi intraversati: ancora dopo le 16 il quadro indicava lunghe code e auto ferme, malgrado la riapertura dell'autostrrada. Situazione a lungo critica sul Torrino: intorno alle 15 erano tre i camion bloccati sulla strada e con loro anche alcune auto, prive dei mezzi antineve e quindi fatalmente in panne. Gravi disagi all’uscita di scuola a Caprese Michelangelo dove l’autobus, sprovvisto di catene, che doveva riportare a casa i ragazzi dell’Istituto Alberghiero è andato fuori strada, bloccando il traffico. Non era un mezzo di Busitalia ma un mezzo privato. A bordo c’erano 23 ragazzi di cui 15 minorenni che hanno preso l’iniziativa di scendere e raggiungere dopo due chilometri a piedi sotto la neve una fermata di un altro l’autobus. Ma la resa ha interessato anche diverse cose della Tiemme: dalla 15 alla 21, dalla 5 alla 8 e alla 7. I mezzi si sono bloccati prima dell'arrivo: chi al Maspino, chi a Quarata, chi prima di Agazzi. Motivo? Semplice. A bordo le catene ci sono ma un autista da solo non è in grado di montarle. Deve chiedere aiuto, magari parte il mezzo sostitutivo e intanto i passeggeri se ne vanno a piedi. In una vera e propria maratona, che qualcuno ha fatto dal Maspino fino a Quarata. Sotto la neve, naturalmente. IL RACCONTO. «Appena la strada ha cominciato a salire verso il Torrino e lo Scopetone ci siamo trovati bloccati per due camion che si erano inchiodati prima del valico. Abbiamo aspettato circa 40 minuti e poi abbiamo deciso di fare dietrofront e rinunciare ad una giornata di lavoro». Un automobilista rimane fermo sulla salita più critica. E' capitato a diversi automobilisti: si sono formate lunghe code. Dalle quali qualcuno è sfuggito facendo dietrofront.

Domenica probabile schiarita: la Fiera dunque rischia soprattutto di sabato, oltre che per il colpo di coda di un quadro generale del meteo a livello nazionale e nel centro in particolare che di certo non conciliano con le migliori speranze di arrivi.

E allora la neve quando? Quando superi i tre giorni siamo quasi alle carte più che ad un meteo davvero rigoroso. Però le previsioni a medio e a lungo periodo ci sono. E quelle indicano (peschiamo in questo caso da Meteo 3B) che la giornata critica per Arezzo a quote basse sarà lunedì 9 febbraio, con un fenomeno in ipotesi anche robusto. Ma da qui ad allora può cambiare il mondo.