Madonna del Parto, trasloco entro due anni nel monastero. Appello del Vescovo: "Servono risorse". Ma il sindaco frena sui tempi

Accordo quasi chiuso con Comune e Soprintendenza. "Ci vogliono dei mecenati illuminati". Monterchi: "Operazione delicata, l'intwervento è impegnativo"

Madonna del Parto

Madonna del Parto

Arezzo, 1° luglio 2015 - C'è bisogno della «carità di chi crede e di chi ha a cuore le nostre radici cristiane» ma anche del «sostegno di qualche illuminato mecenate» perché l’affresco della Madonna del Parto di Piero della Francesca «possa essere restituito alla venerazione dei fedeli e finalmente collocato in un luogo di culto».

È l'appello che l’arcivescovo Riccardo Fontana lancia dalle colonne di Avvenire, il giornale dei Vescovi. Il capoalvoro è ancora nell'ex scuola elementare della Reglia, all’ingresso di Monterchi., Ma ormai il futuro è segnato e chiaro, anche alla luce della recente sentenza con la quale il Tar ha annullato il provvedimento con cui il ministero aveva incaricato la Soprintendenza di elaborare un progetto per riportare la Madonna del Parto nella cappella del cimitero. L'arrivo nel monastero di San Benedetto, che è proprio di fronte alla Reglia e sul quale c'è ormai un accordo quasi completol tra Diocesi, Comune e Soprintendenza.

Ora è solo una questione di tempi e naturalmente di denari. Il Vescovo assicura che dall'inizio dei lavori basterebbeun anno per completare l'operazione. Da qui l'appello all'aiuto di tutti per portare in porto il ritorno dell'affresco in un luogo di preghiera.

Il sindaco di Monterchi da parte sua frena sui tempi. "L'operazione è impegnativa e deve essere di qualità. Ha bisogno di tempo". Primo passo la progettazione. "Appena chiuo l'accordo sui reciproci spazi di competenza sarà affidata: e a farlo sarà il Comune. Ma un anno di lavori non è sufficiente, è chiaro".

Al termine la chiesa dove sarà l'opera sarà ceduta al Comune, insieme a spazi museali di pertinenza. Mentre il complesso del monastero rimarrà alla Diocesi.