Luigi Grechi De Gregori in concerto a Cavriglia

Il cantautore chiude le giornate in ricordo degli eccidi nazifascisti del 1944

Luigi De Gregori

Luigi De Gregori

Arezzo, 28 giugno 2016 - Come consuetudine sarà la musica a chiudere il 4 luglio, giornata in cui i cavrigliesi si uniscono nel ricordo delle 192 vittime degli eccidi nazifascisti di cui ricorre il 72° anniversario. Lunedì 4 luglio alle 21,15 nella terrazza del Museo Mine dell'antico Borgo di Castelnuovo dei Sabbioni si esibirà Luigi Grechi De Gregori, noto come Luigi Grechi (il cognome della madre) e fratello del cantautore Francesco De Gregori. La sua è stata carriera mai illuminata dai riflettori più potenti, ma coerente con la sua scelta artistica, quell’innamoramento per il folk americano nato negli Anni Sessanta e mai sopito. Luigi Grechi ha sempre imbracciato la chitarra e cantato le sue canzoni con quella passione che sanno dare solo i grandi amori. Il concerto aprirà la rassegna “Orientoccidente” promossa da Materiali Sonori ed è inserito anche nel per la rassegna “Dolce e chiara è la notte”, una kermesse che unirà gli ormai consueti appuntamenti musicali dell'estate cavrigliese ad altri all'insegna della memoria e della letteratura. Per questa rassegna l'Amministrazione ha confermato dal punto di vista musicale le collaborazioni con l’ ”Accademia Musicale Valdarnese”, “Orienteoccidente”, l’associazione “Opera Viwa” e di altre band giovanili conosciute sul territorio valdarnese. Il concerto è ad ingresso gratuito “Dolce e chiara è la notte” si inserisce in un percorso volto alla valorizzazione del territorio avviata da ormai due anni. Dalle luminose piazze dei nostri borghi, agli intimi sacrari delle piccole chiese, alle raffinate atmosfere delle ville cavrigliesi, protagonista saranno musica e letteratura. Linguaggi intimi e profondi che si sposeranno con le particolari atmosfere della terra di Cavriglia. E adesso conosciamo meglio Luigi Grechi De Gregori: “Dal celebre locale trasteverino “Folkstudio”, verso la fine degli anni Sessanta (dove esordirono Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Rino Gaetano e molti altri) all’amore per il folk e per l’alternative country. Una serie corposa di canzoni ispirate al mondo musicale d’oltreoceano ma anche a tematiche di casa nostra. Un filo fra Europa e USA. A Milano fa il bibliotecario e continua a registrare brani corrosivi e spiazzanti. Scrive “Il bandito e il campione” (brano portato al successo dal fratello Francesco), grazie al quale si aggiudica il Premio Tenco nel 1993 come miglior canzone dell’anno. Incide gli album “Dromomania”, “Azzardo”, “Girardengo e altre storie”, “Così va la vita”, “Pastore di Nuvole”, “Tutto quel che ho”. Resta legato ai poeti della beat generation e accompagna alla chitarra Lawrence Ferlinghetti.