Scomparsa, perchè è indagato Padre Gratien. Il sospetto: non dice tutto quello che sa. Si scava nel traffico telefonico fra lui e Guerrina

E' ancora caccia alla Twingo gialla dell'ambulante africano che è un altro dei protagonisti misteriosi. Il giallo: serata a quattro prima della sparizione fra lei, il marito, il sacerdote e il marocchino AMPI SERVIZI SU LA NAZIONE STAMANI IN EDICOLA E SU EDICOLA ON LINE

Guerrina Piscaglia

Guerrina Piscaglia

Arezzo, 6 settembre 2014 - Non c'è conferma ufficiale, se non a mezza bocca, ma è lo stesso una certezza: è indagato per sequestro di persona Padre Gratien Alabi, il frate congolese che era fino al 41 agosto il viceparroco di Ca' Raffaello, il paese (comune di Badia Tedalda) da cui è scomparsa il primo maggio Guerrina Piscaglia, senza più dare notizie di sè se si escludono tre sms alla suocera: sono stanca di questa vita e di mio marito. Emergono anche, sia pure sotto forma di indiscrezione, i primi retroscena sul perchè la procura abbia deciso l'iscrizione del religioso nel registro degli indagati. Padre Gratien è stato sentito a lungo (si parla di quasi sette ore) dal Pm Marco Dioni, contitolare del fascicolo insieme al procuratore capo Roberto Rossi. Le sue risposte non sarebbero stato del tutto convincenti e al termine sarebbe stata presa la decisione di iscriverlo nel registro degli indagati.

Dioni ha il sospetto che il frate non dica tutto quello che sa. Un dubbio che deriva anche dal confronto fra il vasto materiale raccolto dagli inquirenti e le risposte del frate, che sono apparse a chi lo ascoltava almeno reticenti se non proprio false. In questo modo, al minimo, Padre Gratien potrebbe essere nelle condizioni di prestarsi a far da copertura sulla reale sorte della cinquantenne, di cui mancano notizie ormai dai primi giorni di maggio, dopo la sparizione del Primo, nel pomeriggio. Ulltimo avvistamento confermato quello davanti alla canonica di cui erano ospiti i tre frati congolesi, ora destinati a un altro incarico dalla loro congregazione africana dal nome quasi impronunciabile. Intanto sul caso si sono accese le luci della cronaca nazionale: troppo clamorosa la notizia del possibile coinvolgimento di un sacerdote per non destare la curiosità dei grandi mezzi di informazione, comprese le pagine e il sito Internet nazionali del nostro giornale.

Ma il mistero della sparizione di Guerrina continua a riservare sorprese e coincidenze quantomeno sospette. Dalla denuncia effettuata dal marito poco dopo la sparizione emerge adesso una strana riunione in casa di Guerrina il 30 aprile, il giorno precedente alla sparizione. All'incontro, davanti a un bicchiere di birra, erano presenti la donna, il marito Mirko Alessandrini, frate Gratien, l'ormai famoso venditore ambulante che saliva sulla montagna alla guida di una scassata auto gialla e un personaggio sconosciuto di cui Alessandrini non ha saputo indicare il nome. Perché la riunione? Di cosa si è parlato? Può anche darsi che si tratti di un episodio che nulla ha a che fare con gli sviluppi successivi, ma rimane la stranezza di vedere coinvolti, tutti insieme, i protagonisti che stanno ruotando intorno alla vicenda.

Intanto proseguono serrate le indagini dei carabinieri mentre si attende l'esito degli esami di laboratorio effettuati sui reperti prelevati dai Ris di Roma che hanno ispezionato a Ca' Raffaello la casa di Guerrina Piscaglia, la canonica e le auto in uso ai frati. Utilizzato anche il luminol per individuare eventuali tracce di sangue.