Licio Gelli: "Niente a che fare con i Palleggi. Nessun diritto per il film sulla mia vita"

L'ex capo della P2 spara contro i coniugi Paleggi che avevano annunciato un film sulla vita del Venerabile con Lorenzo Lamas come protagonista: "Pronto ad andare per vie legali"

Licio Gelli

Licio Gelli

Arezzo, 30 agosto 2014 - Non ci sta Licio Gelli. Il film sulla sua vita? Falsità. Il contratto di esclusiva? Nullo. Sia per il contenuto fraudolento che perché strappato mentre l’ex leader della P2 si sarebbe trovato immobilizzato a letto tra la vita e la morte. «Prendo le distanze più siderali e diffido i signori Palleggi dal dare corso a qualunque loro millantata iniziativa editoriale e o cinematografica che riguardi la mia vita». Parole di Licio Gelli che racconta a La Nazione la sua versione dei fatti relativa al film sulla sua vita che i coniugi Palleggi avevano annunciato di essere sul punto di realizzare. Con tanto di autorizzazione e diritti esclusivi concessi a detta di Piergiovanni Palleggi e della moglie Renee Reichert dallo stesso Gelli e riprese pronte a partire a ottobre. E secondo i Palleggi c’era anche già un protagonista pronto a calcare la scena: l’attore americano Lorenzo Lamas nei panni di Licio Gelli. Adesso è proprio il diretto interessato a parlare della questione film dichiarando improbabili le dichiarazioni dei Palleggi: «la cui credibilità e levatura sono descritte dalle recenti vicende che li hanno coinvolti e per le quali, leggendo la Nazione, mi risulta saranno processati per direttissima il prossimo 18 settembre» dice Gelli. Non solo, Licio raggiunto al telefono a Villa Wanda, appare affaticato ma risoluto nelle sue posizioni.

Gelli fa di più e parla anche attraverso una lettera affidata all’avvocato Gianluca Rossi «un grandissimo amico e il mio avvocato» dice Gelli al telefono. E sul millantato film libro sulla sua vita Licio Gelli parla di falsità. «La signora Renee Marie Palleggi, già formalmente e più volte diffidata dal farlo - dice Gelli - qualora dia corso alle proprie pubblicizzate iniziative se ne assumerà la piena responsabilità in sede civile e penale». E il ‘95enne Licio Gelli non perde l’ironia: «La Palleggi è autorizzata nella stessa misura in cui lo sarebbe nel realizzare un film o un libro sulla vita del Papa, oppure di Padre Pio, insomma, sulla vita di un qualsiasi personaggio pubblico che non l’ha mai validamente autorizzata, investita o legittimata ad alcunché». Gelli dice in sostanza di non aver mai condiviso o approvato nessuna iniziativa dei Palleggi che cercano solo «di acquisire notorietà mediatica». E lo fanno secondo Gelli utilizzando «a sproposito gli intercorsi rapporti di mera conoscenza, nonché il mio nome e la mia persona e immagine». E l’ex leader della P2 sottolinea anche come i coniugi Palleggi non abbiano nemmeno mai svolto alcun lavoro di intervista. Idem dicasi per esami o ricerche d’archivio per realizzare eventuali film o libri: «figuriamoci poi di novità di sorta: insomma, proprio nessuna rivelazione ed, ove mai, nulla che chiunque non potrebbe o potrà realizzare attingendo poco più che da internet e digitando le parole Licio Gelli». Licio Gelli ci va giù duro e attacca la signora Palleggi che non avrebbe quindi mai sottoposto alcun libro, sceneggiatura, appunti, bozze o quant’altro alla sua personale attenzione. L’ex leader della P2 è categorico e dice di aver mai autorizzato niente.

«Al contrario, come esito di un lavoro serio e scrupoloso durato oltre due anni, basato su svariate decine di interviste come anche sull’esame scrupoloso dei documenti contenuti nel cd “archivio Gelli” di Pistoia oltreché che su altro carteggio inedito in mio possesso e messo a disposizione – spiega Licio Gelli - ho semmai incaricato e autorizzato la sola dottoressa Michela Scolari di realizzare l’unica ed esistente sceneggiatura per un film sulla mia vita: che ho personalmente visionato, approvato e sottoscritto pagina per pagina». Non solo. Quanto al contratto in esclusiva che i signori Palleggi avevano rivelato di essere in possesso, Licio Gelli racconta una versione diversa. Quella di un uomo che nel 2013 si trovava immobilizzato a letto, in condizioni di salute critiche e “fra la vita e la morte”, quando i Palleggi riuscirono a farsi sottoscrivere un contratto, “Contratto che, come poi confermato dai miei legali – spiega Gelli - è e resta del tutto invalido, nullo ed inefficace: tanto per le circostanze oggettive e soggettive in cui fu sottoscritto quanto per il contenuto vessatorio, fraudolento, generico e palesemente sbilanciato delle pattuizioni ivi contenute. I miei legali si stanno già adoperando per ogni relativa impugnazione ed esposto del caso”.

I coniugi Palleggi titolari della casa di produzione Nanni Productions oltre che dell’agriturismo Val di Colle al Bagnoro, avevano detto di essere sul punto di realizzare un film sulla vita di Gelli in collaborazione con la casa produttrice americana Legendary Pictures ad ottobre, protagonista doveva essere Lorenzo Lamas, attore americano vicino alla coppia e di recente ad Arezzo per girare un documentario sulla Fortezza. “Stiamo verificando le location proprio in questi giorni, una potrebbe essere anche Villa Vanda – aveva dichiarato qualche settimana fa lo stesso Palleggi - E poi Pistoia, sua città natale e la Francia.  Ovviamente Gelli è informato del progetto e con lui abbiamo firmato un contratto di esclusiva. Mia moglie ha già scritto una biografica autorizzata sul suo personaggio che adesso sarà tradotta in varie lingue tra cui l’italiano e da cui sarà tratto il film”. Parole prontamente smentite dall’ex leader della P2 che è deciso a trascinare i Palleggi per vie legali”.