Katia come Yara: verso un confronto tra "Ignoto 1" e altri dna

La comparazione sarà eseguita negli stessi centri specializzati già al lavoro sul genoma. Intanto le persone interrogate sono ormai più di cento

Il ritrovamento del corpo di Katia dell'Omarino (Fornasari)

Il ritrovamento del corpo di Katia dell'Omarino (Fornasari)

Arezzo, 25 luglio 2016 - La sensazione è che gli inquirenti abbiano imboccato la pista giusta per stanare chi ha ucciso Katia. Le analisi di laboratorio sul suo corpo hanno isolato un campione di Dna non appartenente alla quarantenne. L'assassino è lì, in quella goccia di sangue o di liquido seminale. Un reperto labile ma anche l’asso nella manica dei carabinieri di Sansepolcro al lavoro giorno e notte supportati dal pubblico ministero Iulia Maggiore.

La conseguenza logica della mappatura genetica sul reperto è del tutto evidente. Una volta completato l’esame di laboratorio, il campione di dna dovrà essere confrontato con quelli appartenenti a chi in quella serata abbia avuto contatti diretti con Katia.

Una volta raccolti, i campioni saranno inviati allo stesso laboratorio per la comparazione. E a quel punto potremmo essere a dama,un po' sul filo di quanto è successo per un altro caso celebre, quello di Yara. Ma è ovviamente presto per cantare vittoria.

Di pari passo è andata avanti la ricerca di chi nella notte dell’omicidio può essere entrate in contatto con Katia in un modo o nell’altro. Fondamentale l’agenda in cui la donna si era appuntata nomi e telefoni: è soprattutto grazie a questa che in caserma sono già state interrogate oltre cento persone, residenti fra Sansepolcro, San Giustino Umbro e Selci Lama. C’è tra questi l’uomo che ha ucciso?