Samantha nello spazio e l'arte di Louis Malle: cartellone al Fedic dopo Verdone e D'Amico

Centinaia di persone intorno al regista. "San Giovanni splendida". E Silvia D'Amico, diretta ed efficace, conquista la platea insieme allo straordinario film "Non essere cattivo". Stasera Ascensore per il patibolo.

Silvia D'Amico (Ops)

Silvia D'Amico (Ops)

Arezzo, 6 maggio 2016 - La due giorni dei vip si conclude tra gli applausi: Silvia D'Amico è giovane, un talento emergente, ma riesce ad accendere i riflettori in pieno su Claudio Caligari: il regista compianto di Non essere cattivo è il vero protagonista della serata. "Lo chiamavamo maestro in scena, per noi resta il maestro". Come al solito il suo film (il migliore film italiano dell'ultima stagione) emoziona e intriga. E tanto più lo fa il racconto del set. Tutti consapevoli, Caligari in testa, fossero gli ultimi giorni di vita del regista. "Una responsabilità pazzesca girare le scene" racconta Silvia, intervistata a lungo dal direttore artistico Simone Emiliani.

Dopo la due giorni dei vip il Fedic si dedica alle ultime giornate del concorso. Gli ultimi corti e due eventi su tutti. Uno stamani con Astrosamanta, il film sull'astronauta aretina Samantha Cristoforetti. E in serata uno dei capolavori della storia del cinema, Ascensore per il patibolo di Louis Malle, un film scandalo allora ma che non ha mai perso smalto: arriva in versione ripulita e sotto mano ad Aldo Tassone, critico cinematografico che ne racconterà l'epopea.

Nel pomeriggio alle 15 la carrellata dei corti, con alcune delle rimanenti pellicole in concorso: “La notte non fa più paura” (Marco Cassini), “Figli di Medea” (Mauro di Rosa), “La sedia di cartone” (Marco Zuin), “Sinuaria” (Roberto Carta), “Oro Viola” (Franco Cais) e “Promiseland” (Francesco Inglese).

"La mia partner ideale? Sora Lella, non c'è dubbio". Verdone è lì, sotto il maxischermo del cinema Masaccio, nel cuore del Fedic. Si racconta: ma è come se in un colpo solo riempisse tutte le sedie che troneggiano intorno al tavolo. E' uno ed è mille. Come ai tempi di No Stop o di Un sacco bello, i personaggi si moltiplicano sotto gli occhi del pubblico.

Ti racconta di Sora Lella? ("L'ho intercettata in un bar, le ho proposto di fare un provino..oh, ma mica mi prenderai per il..esclamò") E ognuno degli interlocutori diventa un volto, che lui imita e trasforma, bonario ma irresistibile.

"Ma che fai, dai lavoro a mia sorella? Ma lei sa solo cucinare": ecco Aldo Fabrizi, il fratello di sora Lella. E poi le situazioni, le gag. La sua passione per la medicina  e ti racconta quando ha visitato gli amici nei modi più imprevedibili. O i suoi momenti di difficoltà.

"Dopo alcuni film ho staccato, pensavo di aver ormai stancato il pubblico". O le sedute per la sceneggiatura, "ore intorno ad un tavolo in attesa di un'idea". Sono quattro intorno al tavolo e lui li fa tutti e quattro, con le piccole reazioni, con i tic, con i modi di dire. E' un bagno di cinema quello che travolge il pubblico di San Giovanni e che si conclude tra selfie e autografi intorno ad un attore amatissimo, al quale il sindaco Viligiardi consegna il premio Marzocco.

"E' una città bellissima, mi piacerebbe scoprirla meglio" appena arrivato aveva ammirato San Giovanni "e il verde di una valle per fortuna spezzato da tante aziende, ho visto molti capannoni industriali intorno". Un passaggio veloce ma che lascia il segno: mai in 34 anni forse il Masaaccio era stato così gremito e il festival trova quei numeri che troppo spesso erano mancati alle migliori serate.

 

E sempre in questa giornata ci sono alcune chicche da non perdere. Intanto la fotografia curata da Daniele Ciprì in due delle pellicole in concorso. Sono Sonderkommando di Nicola Ragone e A metà luce di Anna Gigante. E poi un incrocio curioso: pcoo prima  dell'incontro con Silvia D'Amico sarà proiettato Dove noi non siamo, una pellicola firmata da Pierfrancesco Bigazzi, tra l'altro valdarnese, e che vede protagonista Melissa Anna Bartolini, coprotagonista con la D'Amico del film Fino a qui ntutto bene vincitore un anno fa del Festival di Roma.