"Io, da Castiglion Fiorentino a San Francisco": la storia di Maria Laura, manager emergente di Google

"Torno in Italia una volta all'anno: ma non sogno di tornare per sempre. Spero semmai di rientrare in Europa. E racconto Arezzo agli americani"

Maria Laura Borghesi

Maria Laura Borghesi

Arezzo, 1°marzo 2015 - Da Castiglion Fiorentino a San Francisco passando per Dublino. Maria Laura Borghesi è un ottimo esempio per la serie « Talenti aretini da esportazione » . Maria Laura, infatti, da due anni è program manager di Google, un qualifica raggiunta durante il soggiorno a Dublino e mantenuta con l’arrivo nella Silicon Valley. « Subito dopo la laurea a Firenze ho lavorato prima a Roma e poi a Milano. Quando ero qui è arrivata l’opportunità di lavorare per Google a Dublino e l’ho colta al volo, adesso è precisamente un anno che vivo a San Francisco » .

Di cosa ti occupi in Google? « Il mio dipartimento si chiama “Google for work”, si occupa di offrire alle aziende applicazioni come gmail, google maps, customizzate per le aziende. È un lavoro di squadra organizzato con un team in grado di prendere decisioni strategiche » . Torni spesso in Italia? Di regola una volta l’anno, a Natale. Arrivo ad Arezzo, poi direttamente in treno per andare a Castiglion Fiorentino, la prima cosa che faccio è correre ad abbracciare i miei nipotini e il resto della famiglia »

Sei felice di vivere negli Stati Uniti o torneresti a vivere in Italia? « In Italia no, a meno che non cambino le cose. Mi piacerebbe però tornare in Europa, e credo che lo farò. È vero che America ed Europa sono entrambe in Occidente ma è un Occidente diverso. La qualità della vita, l’attenzione ai valori, l’amicizia da noi sono vissute in un modo negli Stati Uniti c’è un altra concezione. Qui il lavoro è sicuramente al primo posto, il sogno di ognuno è avere di più, un’ azienda più grande, una casa più grande, una macchina più grande. Sintetizzando, da noi si lavora per vivere, qui si vive per lavorare. Non dico che la vita sia male, ma lo stile di vita europeo lo sento più mio » . Hai detto che torneresti se le cose in Italia cambiassero, sotto quale punto di vista? Ti faccio un esempio: in America hai un ’ idea? Dopo una settimana la tua azienda è già operativa. Fare la stessa cosa in Italia è impensabile. Quando lo sarà, allora saremo veramente competitivi » .

Come ci vedono gli americani? ​ “A loro piace tutto ciò che è made in Italy e la qualità della vita che riusciamo a esprimere. Inoltre quando dico che sono toscana vedo l’ammirazione nei loro occhi, anche se in pochi conoscono Arezzo. Allora io spiego che il luogo dal quale vengo io è la patria italiana dell’oro, che dalle mie parti c’è la maggior parte della produzione di Prada vedo occhi che brillano. Tuttavia, non molto tempo fa ho conosciuto delle persone che erano state ad Arezzo: è stato molto bello condividere con loro i luoghi della mia terra. Ho avvertito immediatamente Clara Zavani, anche lei aretina che lavora a San Francisco. Siamo state molto orgogliose di sentir lodare casa nostra”.