Inquilini in debito con gli amministratori di condominio, decine di appartamenti pignorati

La quota di competenza delle spese viene spesso rimandata a causa della crisi, si parla di milioni di euro ancora da riscuotere

Soldi (Ansa)

Soldi (Ansa)

Arezzo, 22 ottobre 2014 - Crisi in corso e le spese per il condominio vengono rimandate. A tempo indeterminato, tanto che sempre più spesso nelle bacherche condominiali si possono trovare messaggi nemmeno troppo velati che esprimono lamentele da parte degli amministratori. Ogni mese se la cifra dell’insolvenza aumenta e i caratteri del messaggio sono sempre più grandi.  Ci siamo addentrati all’interno della fitta rete degli amministratori condominiali per capire se c’è un reale problema, se veramente più del solito in questi ultimi anni la propensione a pagare le spese da parte dei condomini si va contraendo. Quello che è emerso, è un diffuso malessere da parte dei 30 soci dell’Anaci (associazione nazionale amministratori condomini italiani). Secondo il presidente dell’associazione aretina: «La situazione è la più drammatica di sempre, non ci siamo mai trovati di fronte a una sofferenza del genere». Turrioni che amministra 125 dei 2700 condomini aretini che si affidando a un gestore esterno, parla di cifre che nel suo caso sfiorano il milione di euro di insolvenze riguardanti la porzione di locali da lui amminstrati.Una cifra parziale, ma molto significativa.

Stesso volume di sofferenze anche per Anna Meucci titolare di uno degli studi di amministrazione più grossi della città. «La situazione è terribile — commenta Meucci — ogni giorno c’è un problema nuovo e più difficile da affrontare che mette in seria difficoltà noi come amministratori e le ditte che lavorano per nostro conto».

A quel punto scatta la procedura legale, prima lettera di messa in mora, poi richiesta di pagamento entro un determinato termine, in genere cinque giorni, e poi ingiunzione di pagamento esecutivo, cioè si può dare avvio all'esecuzione. Che vuol dire pignoramento dei beni disponibili, lo stipendio ad esempio o direttamente l'immobile. Ci sono poi tutte quelle eventualità in cui gli immobili sono in affitto e in questo caso bisogna rifarsi pignorando l’affitto ricevuto dal proprietario o addirittura intervenendo sul conto corrente. Non mancano poi i casi in cui le sofferenze diventano tali da doversi rifare sull’immobile stesso, un’operazione complicata e che può durare molto a lungo.