Polifonico al gran finale, sabato il verdetto del concorso internazionale

La manifestazione in Pieve. Sabato il Gran Premio e i vincitori. Domenica Messa solenne cantata con tutti i cori

polifonico

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Arezzo 27 agosto 2015 - Dopo la tre giorni all’insegna della grande didattica con la Scuola Superiore per Direttori di Coro (che ha laureato ieri sera i Maestri cantori del 2015 i cui nomi saranno resi noti sabato, nella serata di chiusura) si apre stasera alle 21 in Pieve il 63° Concorso Polifonico. Consueta la sottolineatura della serata con una grande esecuzione vocale strumentale; meno consueta l’opera prescelta per questa operazione di cornice di lusso del concorso: il Requiem op. 9 di Maurice Duruflé ed ancor meno consueta, anzi decisamente eccezionale, la modalità dell’esecuzione. Si tratta infatti di un esperimento senza precedenti che porta sotto il Polittico del Lorenzetti ben 140 coristi provenienti da nove cori: la “Banchetti” di Capolona, il Coro Giovanile “Effetti sonori” di Foiano, le “Piccole note” e l’ Andrea Lippi” di Monte San Savino, l’ “Orophonia” di Badia Prataglia” e i quattro complessi cittadini: il “Coradini”, la “Scola Cantorum” di Saione, il Tourdion” e il “Vox Cordis” . Si tratta di un progetto collettivo formativo delle associazioni corali della Provincia di Arezzo, che dimostra la volontà -e la capacità- della Fondazione di aprirsi alla realtà corale del territorio e di veicolarne le aspirazioni di visibilità e di crescita sotto il profilo artistico ed umano. L’insolito complesso sarà diretto da Lugi Marzola con la partecipazione dei concittadini Gaia Matteini, soprano, e Roberto Locci, basso, con Daniele Dori all’organo Duruflé (1902-1986) è con Il Requiem op. 9 uno dei compositori più eseguiti del Novecento. Piuttosto conservatore, come del resto tutti gli organisti, ha saputo tracciare un gigantesco affresco postmoderno che ignora i travagli formali e linguistici delle avanguardie. Spalmato nelle sezioni tradizionali ha i suoi punti di forza nel grandioso “Domine Jesu”, nel drammatico “Hostias” per basso solista e nel “Pie Jesu” per soprano per finire con le arcane sonorità del “Lux aeterna” e l’evanescente chiusa “In Paradisum” dopo l’ultima minacciosa evocazione del dies irae nel “Liberas me” per basso.

Sabato 29 agosto il Gran Premio con quattro cori in gara che si contenderanno il titolo del vincitore. poi la sera alle 21 in Pieve  concerto fuori concorso del coro De Camara Voces Criollas di La Habana di Cuba e i filippini Imusicappella. Domenica 30 agosto tradizionale chiusura con la messa solenne alle 11,15 con la partecipazione di tutti i cori del Polifonico.