Venerdì 26 Aprile 2024

Influenza, sei in rianimazione: e ora arriva il picco. La "suina" torna a colpire: assalto al pronto soccorso

Tra i casi più gravi 4 non vaccinati e due che lo avevano fatto solo di recente. Nei weekend si registra il doppio degli accessi

Reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)

Reparto di terapia intensiva (foto di repertorio)

Arezzo, 27 gennaio 2015 - Prima li ha messi a letto e poi li ha spediti in rianimazione. Tutta colpa dell’influenza di stagione. Con 6 casi gravi che sono stati registrati ad Arezzo. Tutti con sintomi da distress respiratorio grave e tutti e 6 i pazienti finiti ricoverati all’ospedale. A spedirceli la cosiddetta "suina". Almeno in quattro di questi casi infatti a colpire è stato il virus H1n1. Si tratta nello specifico di due sessantenni e di alcune persone anziane, le tre più gravi, si trovano ancora ricoverati all’ospedale. Due dei pazienti rientravano in quelle categorie a rischio, per cui la vaccinazione è gratuita, e presentavano perciò già svariate altre patologie.

Solo due su sei avevano fatto il vaccino antinfluenzale per prevenire il virus. «Non è detto che chi lo fa non prenda l’influenza - dicono alla Asl - ma di sicuro chi lo ha fatto per tempo, contrarrà una forma più lieve e meno pericolosa. Alcuni dei pazienti ricoverati negli ultimi giorni in rianimazione sono stati già dimessi, tre sono ancora ricoverati, due soli si erano vaccinati ma lo avevano fatto da poco e non per tempo».

E adesso si attende il picco influenzale, previsto per la prima settimana di febbraio che quest’anno, anche a causa del calo delle vaccinazioni (-20% in Italia), sta colpendo più duramente del previsto. «E’ presto per avere numeri precisi, ma anche nella nostra provincia la sensazione è che si sia vaccinata una percentuale di popolazione inferiore all’anno scorso - spiega il dottor Dario Grisillo, presidente provinciale dei medici di medicina generale Fimmg - tra i motivi la campagna mediatica negativa sul pericolo dei vaccini che c’è stata a novembre che poi si è rivelato infondato».

Risultato? Aumentano  le sindromi da distress respiratorio e la Asl fa sapere che c’è un fortissimo aumento di pressione su tutte le strutture sanitarie. Con affluenze record sia negli ambulatori medici, che alla guardia medica, soprattutto nell’ultimo weekend. E al pronto soccorso si è registrato un aumento del 40-50% rispetto alla media quotidiana, soprattutto nei fine settimana.