Industriali, Fabianelli all'attacco: "Città in degrado, non possiamo stare fermi da qui alle elezioni"

Il presidente di categoria preoccupato dei 150 giorni che ci dividono dal voto. Priorità? Infrastrutture, rilancio dell'industria e ripresa dell'edilizia, ormai dimezzata

Andrea Fabianelli

Andrea Fabianelli

Arezzo, 22 dicembre 2014 - Andrea Fabianelli non le manda a dire. Nel girono del bilancio di fine anno parla di una città e di una provincia che hanno perso fior di battute, con il manifatturiero da rilanciare, l'edilizia al palo e le tasse esagerate. Sintesi? "Una città degradata e le classifiche nazionali lo confermano". E così il presidente degli industriali chiede un cambio di marcia: e lo chiede in primis alla politica. Saluta la candidatura a sindaco di Matteo Bracciali ma è soprattutto preoccupato dei tempi lunghi che ci dividono ancora dalle elezioni. "Una città non può essere bloccata per cinque mesi". Priorità? Il rilancio dell'induisrtria e la ripresa dell'edilizia, che ha perso metà delle aziende e degli operatori.  E rilancia sulle grandi infrastrutture dall'aereoporto alle linee veloci delle ferrovie. Se possibile con Trenitalia, in alternativa anche con Italo.  

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