In duemila cantano e ballano a S.Giustino nella prima notte di Arezzo Wave a tutto reggae

Partenza frenata poi gli appassionati di sempre arrivano. Il mercatino tradizionale, il fascino della chitarra con il legno delle chiatte di Lampedusa, i maxischermi con le partite degli Europei

La prima notte di Arezzo Wave

La prima notte di Arezzo Wave

Arezzo, 2 luglio 2016 - Arezzo Wave parte con il freno, sul prato di San Giustino. All'inizio fatichi a non pensare che la magia si sia interrotta tra le pagine di una storia scritta nel tempo:poi piano piano il pubblico sale.

Capelli più grigi che neri, famiglie, perfino i bambini piccoli che un tempo allo stadio più grande, quello di Arezzo, non erano ancora nati.  Poi anche diversi giovani. Alla fina tra le 1500 e le 2000 persone, a rinnovare un racconto che di anno in anno riprende negli angoli più imprevedibili.

Ci sono gli artisti sul palco, in una notte che è soprattutto reggae e quindi richiama anche un interesse diverso dal solito. Ci sono i maxischermi che rimandano la vittoria del Galles sulla Polonia, ma seguiti non con l'interesse contagioso che scandirà la serata di oggi, quando i volti saranno quelli di Italia e Germania.

Ci sono i mercatini: un po' meno di un tempo anche quelli, non la rete di commercio alternativo nella quale il pubblico si spandeva a volontà. Però simile se non identico il profumo, il colpo d'occhio.

C'è un liutaio di Cortona, si chiama Carlo Giulio Vecchini: ha realizzato una chitarra elettrica con il legno delle barche che hanno portato i profughi da un lato all'altro del Mediterraneo. Colore a strati e smalti tipici del fasciame di quelle barche sospese tra la vita e la morte: un bel suono ma anche un simbolo diretto, strumenti che per questo hanno suonato tra gli altri Santana e Jovanotti.

Ieri sera l'ha suonata Francesco Moneti dei Modena City Ramblers,nella canzone "Ebano", un altro legno, dedicata al popolo di quelle barche. I ritmi di Romeo, chi c'è balla, anche a piedi sul prato molto curato della piccola San Giustino.

La chitarra del Mare di mezzo, del Mediterraneo, verrà suonata anche domenica da Fausto Mesolella.

Ma oggi è il giorno della partita Italia-Germania ed  è il sabato del festival, in cui la musica inizierà alle 16 con i gruppi vincitori dei contest di Arezzo Wave Band di Friuli, Val d’Aosta, Calabria, Sardegna, Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Lombardia e Sicilia sul palco dello psycho stage in attesa delle 21 quando inzierà la diretta da Bordeaux e sul main stage palco saliranno L’Orage, band rock valdostana a metà tra la canzone d’autore e il folk, a fare la colonna sonora del match.

La musica andrà avanti, assicura Valenti, con La Colpa, che suonerà i brani dell’album (premonitore) «Mentre guardi alla Germania». Poi gli Italian Boyfriend indie pop da Bruxelles e chiusura con il rock progressive dei giovanissimi Dewolff, unica tappa italiana e gratuita di tre giovani che si sono fatti conoscere proprio con Arezzo Wave. 

Fino a oltre le 2 di notte, quando gli eventuali caroselli si saranno appannati, lasciando il posto all'elettrowave di stanza al Dolceverde.