Giovedì 18 Aprile 2024

Il venerdì nero della municipale: vigili in sciopero

Il 12 dicembre che in un colpo solo ingloba anche lo sciopero generale e fa convogliare la protesta in un giorno uguale per tutti: polizia municipale e dipendenti del Comune

Polizia municipale (foto di repertorio)

Polizia municipale (foto di repertorio)

Arezzo, 11 dicembre 2014 - Scioperano i vigili urbani che saranno in bella compagnia. Venerdì 12 dicembre infatti è la data dello sciopero generale nazionale. L’astensione dal lavoro è stata proclamata da Cgil e Uil per l’intera giornata. Lo sciopero potrà provocare disagi anche agli sportelli, agli uffici e alle scuole comunali. L’amministrazione garantirà comunque i servizi essenziali per i cittadini. Così come i servizi minimi dovranno essere garantiti anche dai vigili urbani, nonostante sul tavolo resti la spaccatura senza precedenti nei rapporti sindacali col Comune.

 Si è optato appunto per il 12 dicembre che in un colpo solo ingloba anche lo sciopero generale e fa convogliare la protesta in un giorno uguale per tutti: polizia municipale e dipendenti del Comune. Ecco perchè potenziali disagi potrebbero essereci anche a sportelli e scuole. Intanto per i vigili la tensione col Comune resta alta. «Le loro richieste sono state recepite, adesso si tratta di fare una scelta e mettere nero su bianco le priorità - dice l’assessore Barbara Bennati - Sì perchè il 2015 prevede per il patto di stabilità il taglio di 2 milioni di euro in totale. Sul tavolo in particolare il tema delle assunzioni e poi quello delle risorse economiche e degli investimenti che andavano fatti per esempio per l’acquisto di mezzi e la copertura radio per la zona Valdichiana». 

E per lo sciopero generale nazionale e saranno 10 i pullman che dalla provincia di Arezzo raggiungeranno Siena per manifestare. Cgil e Uil espriono contrarietà alle scelte del governo e sostengono le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, legge di stabilità e politica economica. L’astensione al lavoro per tutto il giorno riguarda tutti i lavoratori pubblici e privati. «Non sarà uno sciopero di sola protesta – commenta Alessandro Mugnai, Segretario provinciale della Cgil - Il Job Act è stato approvato ma è ancora una scatola vuota che dovrà essere riempita di decreti. La partita non è conclusa. Intendiamo dare al Governo un segnale: non condividiamo le scelte in materia di lavoro, diritti, pubblica amministrazione».