Venerdì 19 Aprile 2024

Il progetto di Prada dalle ceneri di Eutelia e Sam

Un nuovo polo del brand del lusso aretino

Il patron del marchio aretino

Il patron del marchio aretino

GIRANO LE VOCI, ma spesso rimangono tali.Che Prada possa risolvere i problemi economici della provincia che possa comprare ogni immobile vuoto in ogni strada del centro. Ma quando le chiacchere stanno a zero, sono i fatti che contano e Prada con continuità ha trasferito lavoro, competenze e aree di business nella nostra provincia. Non ci si può certo aspettare che risolva tutti i problemi, almeno non tutti insieme. Intanto è una certezza che sulla prduzione si apriranno nuovi sbocchi e che è iniziata la fase di reclutamento. Poi c’è tutto quello che l’azienda intende fare non solo sulla produzione, ma sulla logistica e l’amministrazione.
A DICEMBRE dello scorso anno si è conclusa l’operazione di acquisto dei 14mila e 500 metri quadri della ex Sam. Stiamo parlando di quel complesso ormai post industriale allo svincolo per imboccare la super strada verso Siena. Sede di una vecchia fabbrica, la cui attività è completamente cessata nel 2005.
Un’area importante, in un punto strategico, ma che solo un grosso gruppo avrebbe potuto avere le possibilità di rilevare. E così fu. I primi a interessarsi furono i vertici della vecchia Eutelia che acquisirono nel 2007 una porzione del fabbricato. Si trattava della parte della ex azienda produttrice di mobili per uffici che si affacciava proprio sulla strada. Non si potrà mai sapere con certezza cosa Eutelia avrebbe voluto fare con quella porzione di edificio. Probabilmente un magazzino, ma tutto rimane del campo delle ipotesi. 
SUCCESSIVAMENTE VENNE dato il via ad un concordato preventivo e all’azienda rimaneva in carico la parte residuale dell’immobile e alcuni terreni dove successivamente sono state costruite due fabbriche. Il concordato fu omologato nel 2010. Intanto Eutelia andò incontro a un terremoto che tutti conoscono. In questo frangente è entrato in campo Prada che si è dapprima interessato della porzione della ex Sam che aveva acquisito Eutelia, nel frattempo commisariata.
Ovviamente la struttura aveva senso solamente nella sua interezza e senza quella divisione apportata da Eutelia.
Una volta conclusasi la transazione, il colosso aretino ha rivolto il suo interesse sull’altra porzione del fabbricato fino ad acquisirlo nel dicembre del 2014.
Il lavoro dei liquidatori giudiziari Danilo Dini, Gabriella Passerotti e Roberto Tiezzi è dunque in dirittura di arrivo. Si tratta a questo punto di ripartire i benefici delle vendite ai vari creditori.
La domanda a questo punto è: cosa vorrà farne Prada degli oltre 14mila metri della ex Sam. L’ipotesi più acclarata è quella di ampliare in quella sede il segmento di Prada engineering.
DIMENTICHIAMOCI dunque di quella location così come l’abbiamo vista fino ad oggi. Un’immagine degradante che tutt’ora non è un gran biglietto da visita per chi giunge in città attraverso quella strada. Come nel suo stile la grande azienda di moda farà di quel sito un attraente e ben visibile polo del suo brand. All’inizio di quest’anno il marchio ha portato in Italia le holding della famiglia Prada-Bertelli. Il trasferimento ha coinvolto Prada Holding, la Pa Be 1 di Patrizio Bertelli e la Bellatrix.
Sempre più Prada in Italia e ad Arezzo, fortuna nostra e del nostro tessuto produttivo in affanno ormai da troppo tempo