Il ministro Madia protagonista al convegno Acli di Cortona. "Articolo 118? Un falso problema. E le proteste Cgil mi stupiscono: noi diamo più diritti"

La titolare della pubblica amministrazione ha risalito a piedi la strada dalle mura fino al centro storico. Intervento all'auditorium Sant'Agostino

Marianna Madia a Cortona

Marianna Madia a Cortona

Arezzo, 20 settembre 2014 - E' risalita a buon passo lungo la salita che dalle mura porta fino al centro di Cortona, sfiorando quell'auditorium Sant'Agostino nel quale è stata accolta come ospite d'onore. E' Marianna Madia, ministro della semplificazione e della pubbica amministrazione, una delle esponenti di punta del governo Renzi. E' la giornata delel Acli, nell'ambito dell'incontro di studi nazionale "IL lavoro non è finito". Ed è fatalmente sul lavoro che si è concentrato l'intervento e in parallelo si sono mosse le risposte alle domande del ministro,  ''Noi abbiamo sempre detto che l'articolo 18 e' un falso problema''. Cosi' il ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia ha risposto a chi le chiedeva di commentare l'invito rivolto al governo dal presidente delle Acli a mettere da parte la questione dell'articolo 18, nel corso del convegno delle Acli a Cortona.  ''Io ho 34 anni - ha aggiunto il ministro - Se chiediamo a ragazzi e ragazze della mia generazione quanto abbia importanza l'articolo 18 nessuno dira' che sia la priorita' della loro vita o di quello che chiedono al governo. In questo senso confermo che l'impianto del disegno di legge Poletti e' giusto perche' parte da una visione complessiva e dal fatto che intere generazioni che per vent'anni non hanno avuto nulla devono poter avere dei diritti''

 "Io penso che dobbiamo parlare di quello che e' scritto nel disegno di legge Poletti dove c'e' la riforma degli ammortizzatori sociali, dove il governo mettera' risorse. Non l'ha fatto negli ultimi vent'anni nessuno governo neanche quando non c'era la crisi". Lo ha detto il ministro rispondendo ad una domanda sullo scontro con il sindacato sulla riforma del lavoro, in particolare con la Cgil, a margine del convegno Acli dal titolo "Il lavoro non e' finito-Un'economia per creare lavoro buono e giusto".   "C'e' il salario minimo - ha aggiunto il ministro - La maternita' per chi oggi non ce l'ha, c'e' il contratto a tutele crescenti per chi oggi passa da una partita Iva ad un Co.co.co. Togliamo quindi lo spezzatino dei contratti e mettiamo il contratto a tutele crescenti. Quindi noi stiamo dando diritti a chi non ne ha". "Io credo non ci saranno fratture, quando discuteremo in Direzione del disegno di legge che da' diritti a chi non ne ha. Mi sembrerebbe strano opporsi".